Scommesse, ci sono responsabilità oggettive per Juve, Milan e Roma?

Il terremoto Scommesse bussa prepotentemente in Serie A. Che il Calcio sia malato, non è certo una novità.

Che i Calciatori scommettano sulle prestazioni sportive, idem. Ma che i calciatori scommettano sulle prestazione dello stesso Sport assolutamente no.

Il caso Fagioli prima e poi quello di Zaniolo e Tonali, hanno sicuramente riaperto ferite importanti per il calcio italiano.

Le dichiarazioni di Fabrizio Corona, giuste o sbagliate secondo alcuni, hanno dato il via a quello che potrebbe essere definito l’ennesimo terremoto nel calcio nostrano.

Fagioli si è autodenunciato, come riferito dai suoi stessi legali ammettendo responsabilità nel caso scommesse.

Sono da valutare invece le posizioni di Nicolò Zaniolo che avrebbe scommesso sulla sua stessa squadra, la Roma mentre era in panchina e l’ex giocatore del Milan che ancora non si hanno elementi significativi.

Sta di fatto che i due calciatori sono stati mandati a casa dalla stessa FIGC dal ritiro azzurro a Coverciano.

Il Ministro Abodi ha dichiarato che il loro allontanamento :“E’ anche per loro tutela. Questo è un fenomeno che non abbiamo sottovalutato, ma che forse non abbiamo saputo interpretare in profondità.”

Che la ludopatia sia un problema serio e sentito, è un dato di fatto. Quello che però stupisce è che nonostante i tanti discorsi fatto in questi giorni sulle cause, responsabilità ecc… nessuno ha mai pensato di vedere anche le posizioni delle stesse società di questi giocatori.

Juventus, Roma e Milan non sono da escludere da eventuali responsabilità.

Come successo già in passato in altre circostanze, come per esempio il Caso Mauri, la Lazio fu ritenuta, momentaneamente, responsabile oggettivamente, semplicemente perchè ‘titolare’ del cartellino del giocatore biancoceleste.

Il tempo ha dimostrato la verità, facendo cadere le accuse, ma intanto stampa e giornali già davano punti di penalizzazione al club capitolino o addirittura qualcuno paventò anche la retrocessione.

Ai sensi dell’articolo 24 del Codice di giustizia sportiva, il fatto commesso dagli atleti non incide sulla responsabilità oggettiva delle società, ma siamo sicuri che nessuno dei dirigenti delle società sapeva o era a conoscenza delle scommesse dei 3 ragazzi in questione?

Nel caso di Juventus, Roma e Milan, fino ad ora nessuno si è esposto. Come mai? Cosa dice la FIGC?

E’ vero, quest’ultima si è presa la responsabilità di allontanare i ragazzi da Coverciano, ma poi? Possibile che non ci sia una pronuncia oggettiva sulle responsabilità da consegnare ai club interessati?

Possibile che non si cerchi collegamenti o presunti tali, da fare chiarezza ed eventualmente scagionare le società?

Quello che rimbomba nella mente dei più attenti, sono sicuramente le parole del Presidente FIGC Gabriele Gravina, quando disse in occasione del caso Fidejussioni-Juventus : “Bisogna tutelare il brand bianconero”.

Non vorremmo cadere nel tranello dei cosi detti figli e figliastri.

Se la Legge è una, deve essere applicata. Se ci sono responsabilità, bisogna rispondere. Le società coinvolte probabilmente saranno estranee ai fatti e alle scommesse di Fagioli, Zaniolo e Tonali, ma per ora non si hanno prove, se non la famosa responsabilità oggettiva di averli come ‘dipendenti’.

Pertanto l’avviso di garanzia recapitato ai 3 calciatori, dovrebbe essere inviato anche a chi era o è ancora, titolare del cartellino nel periodo incriminato.

L’avviso di Garanzia è anche una forma di tutela, in maniera tale da poter dimostrare la propria ‘innocenza’, se c’è!

Intanto la UEFA e la FIFA seguono con attenzione, soprattutto dopo la nomina dell’Italia ad ospitare gli Europei di Calcio nel 2032.

Sarebbe una beffa perdere questo privilegio, neanche se uno ci avrebbe ‘scommesso’…

Il calcio è malato, ma non si fa nulla per curarlo. Se poi alla febbre non si da una cura ma si nasconde il termometro, prima che l’influenza degeneri, è solo questione di tempo.

Articolo a cura di Stefano Ghezzi – Sportpress24.com