Daniele Orsato eletto miglior arbitro al mondo dall’IFFHS nel 2020 ha parlato del suo rapporto con i capitani, con il VAR e anche dello Special One.
Daniele Orsato lo ha fatto In una lunga intervista al Corriere dello Sport in cui si è raccontato a 360 gradi e con qualche nota nostalgica: “L’Inter di Mourinho, quella del triplete, aveva Cambiasso, Stankovic e quella meraviglia di capitano, Zanetti. Vado nelle scuole a insegnare educazione alle regole e porto sempre il suo esempio. Zanetti mi diceva: ‘Orsato, non si preoccupi, anche se ha sbagliato, vada avanti per la sua strada’”. “I calciatori di oggi sono più facili da dirigere, De Rossi era uno che ti dava del filo da torcere, ma se lo incontravi fuori e ci facevi due chiacchiere scoprivi un ragazzo diverso”. “Vado nelle scuole a insegnare educazione alle regole e porto sempre l’esempio di Zanetti. Che mi diceva “Orsato, non si preoccupi, anche se ha sbagliato, vada avanti per la sua strada””.
Il Var
“Ero tra i contrari all’introduzione della tecnologia perché pensavo che avrebbe tolto e non aggiunto, ero molto preoccupato. Mi hanno convinto Rosetti, il nostro project leader, Rizzoli e Rocchi. Oggi devo dire che mi sento molto più sereno. Quando ho Irrati al Var mi rilasso, ha un tono di voce e una sicurezza che ti tranquillizzano all’istante”. Io ci sto male quando la critica mette in discussione la nostra buonafede. Io e Doveri proveniamo dalla stessa scuola. Così come Valeri, Mazzoleni… La scuola di Mattei e Collina. Nessuno di noi gioca bene a calcio. In sala Var c’è gente che ha diretto centinaia di partite e a tutti livelli, non avverto tutta questa necessità di inserire ex calciatori”.
Mourinho
E’ risaputo che Mourinho ha sempre avuto un rapporto conflittuale con gli arbitri. Spesso con accuse pesanti dello Special One all’indirizzo dei direttori di gara, Chiffi su tutti (“il peggior arbitro che ho avuto in carriera”). Daniele Orsato cita proprio le parole del collega finito nel mirino del tecnico della Roma: “Nessuno di noi parte prevenuto, mai: abbiamo altri pensieri, altre preoccupazioni. L’arbitro prevenuto è un assurdo. Ci sto male quando la critica mette in discussione la nostra buonafede”.
Articolo a cura di Orazio Bellinghieri – Sportpress24.com