Brava Lazio. A Glasgow nella sfida Champions contro il rognoso Celtic si chiedevano ai biancazzurri risposte, soprattutto da un punto di vista caratteriale, e le risposte sono arrivate.
Sono positive, con 3 punti nel carniere di Sarri che fanno volare la Lazio al primo posto nel girone E in coabitazione con l’Atletico Madrid.
La difficoltà della gara, in un ambiente caldo e contro una squadra rapida e determinata, si è subito assaggiata con il gol incassato dopo appena 12 minuti a seguito di un’omissione difensiva che ha permesso al nipponico Furuhashi di battere Provedel.
Un inizio in salita, ma la Lazio non si scompone e Vecino piazza il colpo di testa vincente alla mezz’ora, a seguito di calcio d’angolo (a riprova della rilevanza dei calci da fermo…).
Si riparte nel secondo tempo con il Celtic all’assalto e la Lazio che non molla, anche se trova molte difficoltà nel far ripartire l’azione.
Protagonista il Var che annulla giustamente il 2-1 di Palma (pure ammonito per essersi tolto la maglia per un gol fasullo…) per fuorigioco e protagonisti i cambi sarriani che con Guendouzi, Isaksen e Castellanos confezionano l’azione per il magico corpo di testa di Pedro che fa secco il portiere avversario proprio all’ultimo secondo.
Pazza gioia con tutto il gruppo abbracciato in campo e con i tifosi laziali che tracimano di gioia nel settore ospiti.
Vittoria epica, 20 anni dopo l’ultimo successo in trasferta Champions, che ridà morale a tutti e ridisegna uno scenario più positivo.
Energia pura che ora dovrà essere trasferita in campionato contro l’Atalanta. Ma per un giorno almeno lasciateci godere questo trionfo.
Il laziale se lo merita.
Articolo a cura di Carlo Cagnetti – Sportpress24.com