Eccola la Lazio di Sarri, quella del secondo tempo contro il solito e solido Toro di Juric, che torna alla vittoria e regala tre punti obbligatori alla propria classifica.
Malgrado un inizio soft e sotto ritmo, la Lazio, riequilibrata da Sarri con l’innesto di Vecino e Rovella a centrocampo, non dava spazi alle corna del Toro che se ne stava sulle sue, ma provava a lanciare Zapata per dare fastidio alla retroguardia biancazzurra.
Brava la Lazio a non cedere campo ai granata, anche se a livello offensivo c’era poca penetrazione.
Qualche fischio dei 35.000 presenti, ma i biancazzurri costruiscono su quell’equilibrio ritrovato una ripresa sontuosa che annichilisce un Toro orfano del suo migliore difensore, Buongiorno, uscito per infortunio sul calar del primo tempo.
Prima la zampata di Vecino e poi la delizia di Zaccagni, in stile derby, mettono la pietra tombale su una gara che, nella ripresa, non ha avuto storia.
Molto bene Rovella, il nuovo metronomo del centrocampo, Vecino, corsa, fisico e gol, e Zaccagni, tosto e scattante e gol, per il resto a sprazzi si è rivista la Lazio vice campione d’Italia.
Ora tutto quel che di buono si è appalesato dovrà essere replicato a Milano, sponda rossonera, per una prestazione che dia ulteriori certezze e consapevolezza per la risalita in classifica.
Foto Claudio Pasquazi – Articolo a cura di Carlo Cagnetti – Sportpress24.com