Verso Lecce-Lazio, Dura lex, sed lex. La legge è dura, ma è la legge. Dopo, però, il mezzogiorno e mezzo di fuoco in conferenza stampa, il noto brocardo latino può essere rimodulato in Duro Sarri, sed Sarri.
Duro con tutti, soprattutto con i “bufalari” della disinformazione indecente di quest’estate e di chi favoleggiava sulle sue dimissioni o su una sua presunta scontentezza sul mercato.
Sarri ha fugato ogni dubbio, etichettando come “cazzari” chi si era inventato queste bufale.
E “Il Laziale” lo aveva facilmente pronosticato. Troppe balle su Sarri e sulla Lazio per non meritare una risposta durissima del mister. E Sarri, incontenibile dopo due mesi e mezzo di silenzio, avverte anche la sua Lazio.
Sì, la rosa è migliorata rispetto all’anno scorso, mentre per quanto riguarda l’11 titolare è da vedere, ma a Lecce, in una trasferta stramba e complicata dove lui non ha mai vinto e dove la stessa Lazio ha sempre incontrato storicamente tante asperità,
Sarri vuole l’umiltà della grande squadra, capace di soffrire e di superare i momenti ardui della gara
Umiltà e mentalità, il mix da mettere in campo per sbancare uno stadio avverso, in cui i 1.500 laziali faranno di tutto per aiutare i biancazzurri.
Non è dato sapere se Kamada partirà dall’inizio, forse sì perché è in buona forma e perché è un giocatore pronto che può risolvere la partita con una giocata, ma il mister si tiene ancora aperta la porta dell’usato sicuro, leggasi Vecino.
Per il resto stessi 10 dell’anno scorso, che dovranno mettere in pratica gli avvertimenti sarriani.
Ultimo strale è lanciato ai fenomeni del calendario che hanno “non casualmente” imposto alla Lazio le tre trasferte sulle quattro iniziali contro Juve (terza sul campo l’anno scorso ), Napoli (primo), Milan (quinto).
Al mister diciamo che è vero, non c’è nulla di casuale ma solo perché la Lazio fa paura e si cerca di metterle più bastoni possibili fra le ruote per non rischiare nuovamente che le carte di chi vuole arrivare tra le prime 4 vengano sparigliate.
Nulla di nuovo sotto il sole, caro mister, ora la risposta deve essere data in campo, con umiltà, mentalità e continuità, proprio come dice lei.
E stasera in un campo davvero ostico ci vorrà la Lazio del Sarri arrabbiato…
Articolo a cura di Carlo Cagnetti – Sportpress24.com