Site icon SportPress24

Spalletti in Nazionale, De Laurentiis tuona: “Devono pagare, questione di principio”

de laurentiis

de laurentiis

Nonostante il caldo afoso di questi giorni, si odono tuoni scuotere il calcio italiano. Prima le dimissioni del CT della Nazionale Roberto Mancini ed ora la dura risposta del presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis all’ipotesi Luciano Spalletti come nuovo allenatore dell’Italia.

Il presidente dei partenopei ha inviato una nota per chiarire ufficialmente la posizione sua e del Napoli in merito a Spalletti. Il giallo sportivo ruota intorno alla “clausola” che vieterebbe all’allenatore campione d’Italia di allenare la Nazionale, a meno di non pagare un indennizzo al suo precedente club, il Napoli appunto.

Il patron azzurro in sostanza fa sapere di non voler rinunciare ai soldi della clausola per una questione di principio. Inoltre giudica anche in maniera severa la Figc per il suo comportamento “dilettantistico” in merito alla vicenda. Pertanto il NO diventerebbe una logica conseguenza.

LE PAROLE DI DE LAURENTIIS

Dopo la valanga di considerazioni astratte comparse su molti media, svolte da autorevoli commentatori e operatori della comunicazione, ritengo sia necessario fare chiarezza sulla vicenda Spalletti, legata al suo possibile impegno come Ct della Nazionale italiana di calcio.

Ho sempre avuto grande rispetto per la Nazionale e quando ero giovane, oltre al Napoli era l’unica squadra che mi appassionava.

Luciano Spalletti, pur avendo un ultimo anno di contratto con il Napoli, dopo aver vinto lo scudetto ha manifestato la volontà di prendersi un periodo di distacco dall’attività di allenatore poiché “molto stanco”. Per riconoscenza per il lavoro fatto, non ho battuto ciglio anche se avrei potuto chiedergli il rispetto del contratto. Gli ho quindi dato la possibilità di prendersi questo lungo periodo di riposo.

Conseguentemente sono andato alla ricerca di un allenatore che potesse sostituire Spalletti, che fosse una persona di grande esperienza e prestigio. Sono molto contento di aver individuato Rudi Garcia che farà certamente un ottimo lavoro.

SPALLETTI

Tornando a Spalletti, ascoltando la voce ed il sentimento dei milioni di tifosi del Napoli che sentono un profondo legame con l’allenatore della squadra Campione d’Italia, nel concedergli la possibilità di non adempiere al suo contratto, ho chiesto garanzie sul rispetto di questo periodo sabbatico, inserendo una penale nel caso in cui il suo impegno fosse venuto meno.

Per quanto riguarda la Federazione, osservando la vicenda in discussione, ciò che mi appare più sorprendente è che si arrivi a poche settimane da due gare molto importanti della Nazionale, subendo le dimissioni dell’allenatore Roberto Mancini. A questo proposito sono due le principali considerazioni da fare: non si sanno tenere i rapporti con i propri collaboratori inducendoli alle dimissioni; mancano strumenti giuridici idonei a trattenere gli stessi determinando il rispetto dei contratti sottoscritti anche attraverso la previsione di specifiche penali.

E se la scelta cade giustamente su Spalletti, grande allenatore con 25 anni di esperienza ad alto livello, che ha espresso il calcio migliore d’Europa nell’ultima stagione, offrendogli uno stipendio di 3 milioni netti per tre anni, non ci si può fermare di fronte all’accollo (pagare per conto dell’allenatore) di un milione lordo per anno per liberarlo dal suo vincolo contrattuale (impegno non solo verso il Napoli ma nei confronti di tutti i suoi milioni di tifosi). Tutto ciò è incoerente.

QUESTIONE DI PRINCIPIO

Per il Calcio Napoli tre milioni non sono certo molti, e per Aurelio De Laurentiis sono ancora meno. Ma la questione nel caso di specie non è di “vil denaro”, bensì una questione di principio, che non riguarda solo il Calcio Napoli, ma l’intero sistema del calcio italiano, che deve spogliarsi del suo atteggiamento dilettantistico per affrontare le sfide guardando al rispetto delle regole delle imprese, delle società per azioni, del mercato.

Ma fino a quando si consentirà che la “regola” sia la “deroga” il sistema calcio non si potrà evolvere e continueranno a esserci i casi “Spalletti” come continueranno a esprimersi “autorevoli” commentatori che non conoscono come vada gestita in modo sano un’impresa.

Aurelio De Laurentiis

SSC Napoli

Articolo a cura di Marco Lanari – Sportpress24.com

Exit mobile version