Paulo Fonseca ha lanciato un appello a Benfica e Braga a non avanzare nelle trattative che potrebbero portare al trasferimento di Chiquinho e Tormena ai club russi.
“Durante questa settimana ho letto che il Benfica e il mio Braga stanno valutando la possibilità di vendere Chiquinho e Tormena ai club russi. Il Benfica, che in modo esemplare ha sviluppato campagne per aiutare l’Ucraina dall’inizio della guerra. Persone sensibili con un cuore enorme. Io non voglio crederci. Mi rifiuto di farlo”, si legge in un post su X, ex Twitter.
Elegante e pungente nello stesso tempo, l’ex allenatore della Roma non ha paura di dire quello che sente e in un certo senso, ha l’appoggio del calcio che conta.
Coraggioso e determinato, snobba il mercato russo che ‘sfrutta’, a suo dire, soldi provenienti dalla guerra che si sta combattendo in Ucraina.
FONSECA MENZIONA IL SASSUOLO
“Due settimane fa un club russo ha cercato di acquistare Rogério, terzino sinistro del Sassuolo. Il club italiano si è rifiutato di entrare in trattativa e ha dichiarato che per motivi etici legati alla guerra non lo avrebbe mai fatto. Ero orgoglioso di pensare che il ‘ my world’ continua ad essere un esempio. Faccio appello al Benfica e al mio Braga perché seguano l’esempio del club italiano”, ha aggiunto l’attuale allenatore del Lille, in Ligue 1.
Si ricorda che Paulo Fonseca è passato attraverso il calcio ucraino, tra il 2016 e il 2019, come allenatore dello Shakhtar Donetsk, ed era a Kiev quando la Russia ha invaso l’Ucraina, nel febbraio 2022. All’epoca, accompagnato dalla moglie ucraina, ha lasciato il Paese in auto e attraverso il confine moldavo.
…SENZA PAURA
“So che il tempo passa e le persone nelle loro case tendono a non sentire più molte notizie relative alla guerra in Ucraina, ma ogni giorno la Russia continua a uccidere persone e, soprattutto, bambini innocenti, magari alcuni di loro in casa mentre guardano un partita di calcio. Una cosa so : Se il Benfica e il mio Braga chiudono accordi con i club russi, quei soldi goccioleranno con il sangue dei bambini che muoiono ogni giorno in Ucraina. E molti di questi bambini adoravano il calcio”, ha concluso.
Articolo a cura di Stefano Ghezzi – Sportpress24.com