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US Open, in arrivo il VRT: cos’è e come verrà utilizzato

US Open

Il mondo dello sport si continua ad evolvere, tecnologicamente parlando. Dopo la pallavolo ed il calcio, in occasione degli US Open valevoli per l’annata 2022-2023, persino il tennis sta assumendo mano a mano tale cambiamento. Quest’ultimo, infatti, andrà in scena in Australia e precisamente dal 28 agosto al 10 settembre.

Una competizione storica, che chiudendo peraltro la stagione degli Slam, avrà anche il privilegio di ospitare per la prima volta in assoluto l’inserimento del VRT ossia del Video Review Technology. In altre parole, più che l’Hawk Eye – introdotto nel lontano 2006 – si avvicina maggiormente all’ideologia del VAR, per quanto riguarda l’ambiente calcistico.

QUAL E’ IL SUO SCOPO?

Ovviamente, ridurre quegli errori che ad oggi risultano ancora difficili da colmare. Per fare qualche esempio, grande attenzione sul doppio rimbalzo, sui tocchi irregolari e sul fallo di piede. Senza ombra di dubbio, un fondamentale aiuto tecnologico che però dovrà esser usato pur sempre con parsimonia e cognizione.

Il suo obiettivo, quindi, evitare una valanga di situazioni scabrose come quelle menzionate in precedenza. Episodi gravi, che in passato, hanno spesso inciso sui risultati di alcune partite importanti.

Concludendo, la particolarità che accomuna questa evoluzione, è che durante gli imminenti US Open non vi sarà su tutti i campi da gioco. E dunque, sarà impiegata soltanto sui terreni principali: l’Arthur Ashe, il Louis Armstrong, il Grandstand, il Campo 5 ed il Campo 17.

Articolo a cura di Alessio Giordano – SportPress24.com

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