Il Presidente della FIGC Gabriele Gravina ha parlato di diversi temi importanti durante la presentazione del Report Calcio 2023.
Dal futuro di Gigi Buffon dopo l’addio al calcio al potenziale del calcio italiano passando per l’assalto dell’Arabia Saudita ai campioni europei e la candidatura a Euro 2032 con la Turchia.
“È inutile nasconderci, ci stiamo lavorando. Gigi è un nostro obiettivo, cercheremo di centrarlo, non dipende solo da noi”, ha spiegato il presidente della Figc in riferimento alle voci sul possibile ruolo di Buffon come futuro capo delegazione della Nazionale guidata da Roberto Mancini.
“E’ stato molto difficile convincere Vialli per diverse ragioni, dopo diversi mesi siamo riusciti ad avere una delle persone più belle che il calcio ha avuto.
Gigi sicuramente non è il clone di Gianluca Vialli, ha altre caratteristiche ma è sicuramente un’icona del calcio mondiale e credo che la sua progettualita’ naturale sia quella di lavorare nella nostra Nazionale.
Faremo di tutto per portarlo a bordo, dipenderà anche da lui, ci stiamo parlando. Siamo in una fase piuttosto avanzata”.
GRAVINA SULLO SVILUPPO DEL CALCIO ITALIANO
“Da questo ennesimo studio emerge chiaramente il potenziale straordinario del mondo del calcio nel suo complesso, che rappresenta il primo fattore di sviluppo in ambito sportivo e uno dei più rilevanti dal punto di vista sociale del nostro Paese.
Per quanto riguarda l’aspetto economico, risulta invece evidente la necessità di riportare in equilibrio il sistema, mettendo sotto controllo i costi e destinando risorse per gli investimenti nei vivai e nelle infrastrutture”.
Con la Turchia per Euro 2032: “Importante dal punto di vista culturale e ci posiziona in un’area di sviluppo del Mediterraneo”.
“Quando abbiamo proposto Euro 2032, sono 5 anni che parlo di un grande evento perché sono convinto che è la modalità per stanare un po’ tutti, l’abbiamo fatto con la consapevolezza e l’umiltà nel prendere coscienza che mentre noi abbiamo realizzato 4/5 stadi negli ultimi 10 anni, la Turchia ne ha realizzati 41”.
“In un momento in cui la tempistica legata alle nostre norme burocratiche e anche alcuni interventi dei nostri stakeholders avevano dei tempi non in linea con quelli richiesti dalla UEFA per la candidatura che deve definirsi entro il 10 ottobre, abbiamo deciso di fare un accordo con la Turchia che ritengo importante dal punto di vista culturale e ci posiziona in un’area di sviluppo del Mediterraneo con una grande potenza come la Turchia”.
Sugli stadi: “Esigenza di avere delle strutture moderne”
“Tanti elementi messi insieme senza trascurare un’esigenza fondamentale l’esigenza di avere delle strutture moderne.
Noi ci presentiamo oggi con 3 stadi che possono competere: Milano, Torino, Roma. Firenze sta partendo, Bologna anche, Cagliari vuole partire, Bari è pronta.
Siamo tutti ai nastri di partenza. Un vantaggio incredibile che portiamo a casa, è che non dobbiamo presentare il progetto definitivo con relative risorse il 10 ottobre 2023, ma abbiamo chiesto e speriamo di ottenere la possibilità di indicare le città che dovranno ospitare le gare entro ottobre 2026″.
Poi auspica un intervento della FIFA sull’attuale situazione del calciomercato con protagonista l’Arabia Saudita.
Articolo a cura di Stefano Ghezzi – Sportpress24.com