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Pallanuoto, bentornato Setterosa : battuta l’Australia 16-14

Setterosa Mondiali nuoto pallanuoto

Il Setterosa è medaglia di bronzo ai Campionati mondiali di pallanuoto di Fukuoka.

Ottimo risultato per le ragazze di Carlo Silipo che nella partita valevole per il terzo posto hanno sconfitto l’Australia 16-14 (parziali: 5-4; 5-6; 3-1; 3-3).

L’Italia della pallanuoto femminile torna così sul podio iridato dopo 8 anni, l’ultima volta a Kazan nel 2015 quando arrivò un altro bronzo. In precedenza il Setterosa aveva vinto semopre il bronzo nel 1994, l’oro nel 1998 e 2001 e l’argento nel 2003.

L’Italia torna sul podio mondiale dal bronzo di Kazan 2015, quando sconfisse proprio le oceaniche per 12-10 (5-4, 5-6, 3-1, 3-3).

Il Setterosa domina l’Australia più di quanto suggerisce il punteggio e conquista la medaglia di bronzo al Marine Messe di Fukuoka.

Sei reti e mvp Roberta Bianconi, già in acqua insieme a Chiara Tabani otto anni fa: “Abbiamo vinto una medaglia importante – ha commentato il ct Carlo Silipo – che dà continuità al podio europeo e ci avvicina ulteriormente alla qualificazione olimpica. Ci manca ancora un passetto, ma siamo vicinissimi”.

LA PARTITA

Le azzurre partono bene, ottengono il primo break e si portano avanti sul 9-7, ma ecco l’episodio che può cambiare la partita: un intervento della nostra capitana Valeria Palmieri sull’australiana Halligan (sua compagna a Catania) viene giudicato dal Var fallo di brutalità: Palmieri viene espulsa, è rigore contro le azzurre che devono restare in inferiorità numerica per 4 minuti. Riescono comunque a chiudere il secondo quarto sul 10-10, ma nel terzo vanno sotto 11-10 e il rischio di soccombere è alto. Invece le azzurre difendono bene e tengono fino a quando non torna la parità. Una dimostrazione di carattere e di lucidità. Fondamentale il break che riporta il Setterosa avanti 13-11 nel terzo quarto. Sofferenza negli ultimi 8 minuti, dove le azzurre non sfruttano due superiorità numeriche, ma Roberta Bianconi (6 reti complessive, eletta miglior giocatrice) mette a segno il 14-11 e il 15-11 su rigore conquistato da Giuditta Galardi. C’è il ritorno dell’Australia, ma le azzurre gestiscono il margine guadagnato, resistono agli scontri, protestano con gli arbitri ma portano a casa un bronzo

Foto da Twitter – Articolo a cura di Stefano Ghezzi – Sportpress24.com

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