Da qualche giorno la Lazio ha iniziato ufficialmente la sua preparazione in vista della stagione 2023/2024. Nella prima conferenza stampa di questo ritiro ad Auronzo di Cadore ha parlato il centrocampista biancoceleste Danilo Cataldi. Tanti i temi toccati compreso l’addio del suo, ormai ex, compagno Sergej Milinkovic-Savic. Ecco le sue parole:
Il punto sull’inizio del ritiro?
“Sta andando bene, le sensazioni sono buone. Stiamo facendo un ottimo lavoro tattico e fisico. Come sapete il mister a livello tattico è uno esigente. Ci sono tanti giovani aggregati, cerchiamo di dargli una mano“.
Dieci anni dal tuo primo ritiro: ora ti senti centrale nella Lazio?
“Sicuramente. Non pensavo fossero passati così tanti anni, è stato un percorso lungo. Spero possa durare ancora parecchi anni. La prima volta ero un ragazzo della Primavera, ora sono un po’ più cresciuto, cerco di fare sempre il massimo e dare una mano ai ragazzi che sono qua“.
Cosa perde la Lazio senza Milinkovic? Ora sei diventato il vice-capitano.
“Non penso a quanto guadagna Danilo Cataldi dal punto di vista personale. La Lazio perde un giocatore importante, che ha fatto dei numeri incredibili e penso che di questo gli va dato atto. Non ha mai detto nulla fuori posto, ha dato sempre il massimo per questa maglia e gli faccio un grosso in bocca al lupo. Sul fronte mercato, non sono io a dire cosa bisogna fare. Ovviamente si perde uno importante e in qualche modo bisogna dare un segnale ed una spinta perché sappiamo che dobbiamo affrontare tante competizioni importanti. C’è anche un nuovo format in Supercoppa, ci sono due partite in più. Sarà una stagione complicata quindi penso che il presidente sta lavorando per darci una mano“.
Si parla dell’arrivo di altri registi, Cataldi è pronto alla concorrenza?
“Io sono uno che pensa che la concorrenza faccia bene. Affrontiamo competizioni importanti, sappiamo che già l’Europa League portava via tante energie, anche per i viaggi. La Champions per via delle partite più complicate e per la tensione che ci sarà ne porterà via ancora di più. La Lazio deve essere una squadra forte e devono venire giocatori forti a prescindere dal ruolo. Se arriverà un altro regista ben venga, siamo qui per il bene ella Lazio, non per obiettivi personali. Tutti vogliamo giocare, io compreso. Ci deve essere una concorrenza genuina, che faccia bene alla squadra“.
Come si migliora la Lazio dopo il secondo posto? Hai abbandonato il sogno Nazionale?
“Migliorare il secondo posto vorrebbe dire fare qualcosa di incredibile. L’idea di migliorare il secondo posto è un aspetto bello e stimolante, penso he poi sarà il campo a decidere. L’anno scorso nessuno dava il Napoli favorito, né la Lazio seconda. L’inizio del calendario è duro, ma tanto prima o poi dobbiamo affrontarle tutte. Sulla Nazionale non posso fare io le scelte. E’ il mio sogno da bambino, chiunque spera in un percorso simile. Ci sono stato poco, di questo mi dispiace, forse in parte è anche colpa mia. Negli anni non ho giocato così tanto da poter interessare gli allenatori. A prescindere da questo penso che in quel ruolo la Nazionale è coperta, anche qui il campo deciderà, ma il centrocampo azzurro è in ottime mani. Il sogno? Non lo so. La Lazio ora è la mia Nazionale, poi vedremo. Questa è una di quelle frasi fatte (ride, ndr). Però voglio concentrarmi qui“.
L’emozione di giocare in Champions? Qual è l’obiettivo?
“Non abbiamo parlato di questo. Sicuramente quando si gioca quel tipo di competizione contro quelle squadre le previsioni sono complicate. Sicuramente c’è lo stimolo di confrontarci con una realtà differente, in Champions ti misuri con altre realtà, siamo curiosi di vedere a che punto siamo. Io penso che possiamo fare un bel percorso, poi le partite si decidono con gli episodi. Sicuramente andremo ad affrontare squadre di caratura importante. Vediamo cosa riusciremo a fare“.
Come hai visto Immobile?
“L’ho visto come sempre, sereno e felice. Ho visto un Ciro tranquillo. Ho letto qualcosa delle voci ma non so niente e sinceramente neanche ne abbiamo mai parlato. Io ho visto il solito Ciro voglioso che hanno visto tutti nei 2 giorni qui, è il nostro capitano e lo vedo tranquillo“.
A che punto ti senti nell’assimilazione della filosofia di Sarri?
“Mi sento a un buon punto, poi è normale che in partita a volte capitano cose che neanche hai provato, quindi c’è sempre qualcosa da imparare. Però mi sento a buon punto. Mi confronto con il mister e i collaboratori su qualsiasi situazione, spero di fare una buona stagione insieme a tutta la squadra“.
La regia è comunque diventato il tuo ruolo? Senza Milinkovic puoi fare anche la mezzala?
“Negli ultimi due anni, da quando c’è il mister, ho sempre giocato lì. Ora mi sento più adatto a quel ruolo, che è difficile e dispendioso. Però mi sento più a mio agio lì, poi se c’è la necessità e il mister me lo chiede non ho problemi. A oggi quello è il ruolo che sento più mio”.
Come stai fisicamente?
“Sto bene, ho passato l’ultimo mese un po’ in difficoltà per la botta che ho preso. Però sto bene, per ora il polpaccio sta andando bene. Ho fatto una buona parte estiva dedicata all’allenamento e alla cura del polpaccio perchè none ra ancora in perfetta forma ma ora sta bene“.
Che squadra vuoi incontrare o che non vorresti incontrare in Champions?
“Non c’è una squadra in particolare che vorrei. Mi piacerebbe giocare con una squadra inglese perché in questi anni che ho giocato con la Lazio in Europa non ci sono mai riuscito ad andare in Inghilterra a giocare una partita. Quindi mi capirebbe molto affrontare una delle inglesi. Vediamo tra un po’ il girone, quello che ci toccherà“.
Foto da SSLazio.it – Articolo a cura di Marco Lanari – Da Auronzo Michela Catena – Sportpress24.com