Italia, ennesimo disastro : Gravina e Procuratori i responsabili

Finisce il sogno dell’Italia agli Europei U21. Gli azzurrini perdono contro la Norvegia per 1-0 e salutano sia la competizione continentale che le Olimpiadi del 2024.

Decisiva la rete di Botheim al 65′. Traversa clamorosa di Cambiaghi nel finale.

Inutile la contemporanea vittoria della Francia per 4-1 con la Svizzera, con quest’ultima che si qualifica per aver segnato una rete in più degli italiani nella classifica avulsa.

Grandissima delusione per l’Italia Under 21, che nell’ultimo incontro del girone ed è eliminata dagli Europei, oltre a mancare anche la qualificazione alle prossime Olimpiadi (è la quarta volta di fila che l’Italia vede solo in televisione).

Un fallimento che lo stesso CU Paolo Nicolato non nasconde :

“Una partita un po’ strana. Bene nel primo tempo poi nel secondo abbiamo preso quel gol. Abbiamo avuto delle occasioni, ma non è andata come volevamo. Al di là dei punti direi che per le prestazioni fatte abbiamo raccolto troppo poco”.

“È un torneo breve, gli episodi hanno un grande peso e non è andata bene. La mia ultima partita sulla panchina dell’Under 21? In questo momento non mi sembra il momento di parlare di me, lo faremo dopo…”. 

“Il livello è alto, i giocatori arrivati dalla nazionale maggiore hanno fatto bene come gli altri. Ma c’erano giocatori forti anche nelle altre squadre.”

Nicolato anche se non lo dice apertamente, ma la sua avventura sulla panchina azzurra è giunta al termine.

Ci rimette sempre l’allenatore dopo le delusioni, ma la colpa non è certo solo di Nicolato. Il parco ragazzi che l’Italia ha attualmente, non garantisce un gioco e una sicurezza sotto l’aspetto dei risultati.

L’ITALIA IN MANO AI PROCURATORI

Giocatori ‘gonfiati’ dai procuratori che in pochi conoscono, sono il frutto di quello che purtroppo è stato permesso fino adesso.

La stessa FIGC con il Presidente Gabriele Gravina, ha molte responsabilità in questo caso. Un fallimento che vediamo anche nella Nazionale maggiore, fuori per due volte dai Mondiali ed uscita sconfitta anche dalla semifinale di Nations League.

Un calcio nostrano che sta sempre più soffrendo la supremazia estera. Tanti gli stranieri in Italia, e pochi i nostri giovani che vengono valorizzati.

Un settore giovanile che stenta a sfondare in Italia, nonostante ci siano accademie e gente al seguito. E allora come mai si cerca sempre fuori e non in casa?

Il discorso è sempre lo stesso, il potere dei procuratori che è stato autorizzato, permesso ed è continuativo. Un calciomercato che si spinge sempre più fuori il ‘bel paese’ con introiti economici da capogiro.

I club non sono tutelati cosi come i vari settori giovanili. Pochi soldi nelle casse e futuro dei ragazzi sempre più a rischio. Nel contempo le tasche dei procuratori si gonfiano sempre di più con una differenza troppo elevata rispetto a quello che vediamo sui campi da calcio.

Non pretendiamo di rivedere l’Italia del 2006 vittoriosa ai Mondiali di Germania, ma i giocatori che giocano in Italia si. Quella nazionale rispecchiava veramente il verso senso di appartenenza di un settore calcistico di spessore.

Oggi purtroppo non è cosi. Quando con la maglia azzurra scendono in campo giocatori che in pochi conoscono, qualcuno dovrebbe riflettere e correre ai ripari.

E’ ormai palese che c’è bisogno di un cambio di tendenza, altrimenti l’Italia continuerà a vedere altre nazioni alzare trofei e relegarsi sempre in un gradino più basso rispetto al vincitore.

Inter, Roma e Fiorentina le tre finaliste delle Coppe Europee 2022/23, sono la chiara prova che l’Italia ha fallito. Speriamo che Gravina capisca e riconosca, altrimenti la poltrona farà sprofondare la storia del nostro calcio nazionale.

Articolo a cura di Graziano Montanaro – Sportpress24

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