La Spagna è diventata la terza vincitrice diversa in tre edizioni della UEFA Nations League, superando la Croazia ai rigori dopo un pareggio senza reti nella finale a Rotterdam.
LA PARTITA
Le fasi iniziali sono state un esercizio per la Spagna nel temperare l’esuberanza dei giocatori croati e della loro orda di tifosi all’interno dello stadio.
Hanno fatto proprio questo e hanno quasi fatto la svolta due volte nei 15 minuti di apertura, prima quando Dominik Livaković ha rovesciato il cross-cum-shot di Fabián Ruiz contro il palo e poi quando Gavi ha trascinato un tentativo appena oltre il bordo dell’area.
LA SPAGNA E IL GRUPPO
Mantenere questo ritmo è stato un problema per molte parti negli ultimi anni, anche se, e sono arrivati, Aymeric Laporte e Robin Le Normand hanno costretto in blocchi last-ditch prima che Unai Simón si estendesse attraverso il suo obiettivo di tenere fuori Ivan Perišić.
Zlatko Dalić aveva mostrato fiducia nei difensori centrali Martin Erlić e Josip Šutalo – solo 12 presenze tra loro – e La Roja ha lottato per creare chiare occasioni contro la coppia.
Il colpo di testa di Marco Asensio sopra la traversa una rara opportunità all’inizio del secondo tempo.
Mario Pašalić si è avvicinato mentre si dirigeva verso la rete laterale, mentre il tiro di Rodri dalla distanza ha fischiato oltre il bersaglio mentre la gara rimaneva senza reti verso l’ultimo quarto del tempo normale.
Luis de la Fuente si affida a Ansu Fati e Joselu, ma la Spagna lotta a imprimere la loro autorità sull’implacabile Vatreni.
Il terzino sinistro di 34 anni Ivan Perišić è un continuo pericolo, solo un ottimo Asensio evita il peggio.
TEMPI SUPPLEMENTARI
La Croazia e i tempi supplementari sono stati amici inseparabili negli ultimi anni, la loro unica macchia è arrivata nella sconfitta degli ottavi di UEFA EURO 2020 contro la Spagna, e sembravano più propensi a prendere un’apertura anche se pochi erano in arrivo.
Nacho ha bloccato brillantemente da Lovro Majer mentre le deviazioni hanno negato Asensio e Rodri poiché le sanzioni non potevano essere evitate.
CALCI DI RIGORE
Sei calci spot di successo sono seguiti prima che lo stivale teso di Unai Simón respingesse lo sforzo di Majer, solo per Laporte per scuotere la barra al punto di partita.
Unai Simón ha tenuto fuori Petković dopo, aprendo la strada a Dani Carvajal per sigillare freddamente l’argenteria per La Roja.
IL TABELLINO DI CROAZIA-SPAGNA 0-0 – 4-5 (dcdr)
Croazia (4-3-3): Livakovic; Juranovic (7′ sts Stanisic), Sutalo, Erlic, Perisic; Modric, Brozovic, Kovacic; Pasalic (16′ st Petkovic), Kramaric (45′ st Majer), Ivanusec (32′ st Vlasic). A disp.: Labrovic, Ivusic, Barisic, Musa, Sosa, Beljo, Vida. All.: Dalic
Spagna (4-2-3-1): Unai Simon; Navas (7′ pts Carvajal), Le Normand (32′ st Nacho), Laporte, Alba; Rodri, Ruiz (32′ st Merino); Asensio, Gavi (42′ st Dani Olmo), Pino (21′ st Ansu Fati); Morata (21′ st Joselu). A disp.: Arrizabalaga, Raya, Zubimendi, Canales, Fran Garcia, Rodrigo. All.: De la Fuente
Arbitro: Zwayer (Germania)
Ammoniti: Petkovic (C), Gavi, Rodri (S)
Calci di rigore:
Croazia: Vlasic gol, Brozovic gol, Modric gol, Majer parato, Perisic gol, Petkovic parato
Spagna: Joselu gol, Rodri gol, Merino gol, Asensio gol, Laporte traversa, Carvajal gol
Fonte UEFA – Articolo a cura di Stefano Ghezzi – Sportpress24.com