La testata di Milinkovic allo scadere regala tre punti alla Lazio che la porta a 71 punti con allegato il secondo posto.
I 64.171 dell’Olimpico festeggiamo il decennale della coppa in faccia ai romanisti del 26 maggio 2013 e la matematica qualificazione in Champions, da seconda o da terza si deciderà nell’ultimo turno, raggiungendo anche la final four della Supercoppa italiana.
La partita contro la retrocessa Cremonese, pur essendo rilevante per il piazzamento in classifica, è stata, di fatto, un corollario alla splendida festa che si è consumata sul prato dell’Olimpico.
Rivedere i protagonisti della storica coppa vinta contro la Roma è stato un tuffo al cuore per i tifosi presenti, ma anche il saluto a Stefan Radu (alla sua presenza numero 427) ha toccato alti picchi di emozionalita’.
Poco resta da dire sulla gare se non che la Lazio è riuscita nell’impresa di complicarsi una gara facile soprattutto dopo il 2-0 del primo tempo.
E invece è riemerso il famigerato black out mentale che ha portato i grigiorossi sul 2-2.
Ma Sergione Milinkovic, che fa doppietta, timbrando il suo nono gol in campionato, su sviluppi da calcio d’angolo, ha rimesso le cose a posto ed ha aperto le danze per una festa post gara da ricordare.
Manca la partita di Empoli, ma i 71 punti (+7 rispetto all’anno scorso ed una gara da giocare) ed il secondo posto certificano un campionato d’avanguardia che può essere il trampolino di lancio per raggiungere obiettivi sempre più prestigiosi.
Non sarà stato un miracolo, ma la Lazio in Champions l’avevano prevista davvero in pochissimi.
Come dire, il bello del calcio. E di questa Lazio di Sarri.
Articolo a cura di Carlo Cagnetti – Sportpress24.com