Quesiti:
1) Che differenza c’è fra nuda proprietà ed usufrutto;
2) A chi spetta il pagamento delle spese relative all’immobile e delle tasse?
3) Vantaggi per il venditore e per l’acquirente;
Introduzione
Differenza fra nuda proprietà ed usufrutto
Durata dell’usufrutto
L’usufrutto si estingue alla morte dell’usufruttuario e non può essere valido oltre i trent’anni dalla sua costituzione, se disposto a favore di una persona giuridica ( es. associazione o fondazione), non può essere trasmesso dall’usufruttuario ai propri eredi e, se ceduto a terzi, si estinguerà comunque in ogni caso alla morte dell’usufruttuario – cedente e non alla morte di chi lo ha da quest’ultimo acquistato. Ciò non esclude, però, che l’usufrutto possa avere una durata inferiore stabilita tra le parti al momento della stipula innanzi al notaio.
Costituzione dell’usufrutto
Obblighi e Diritti dell’usufruttuario
Calcolo della nuda proprietà
Cessazione dell’usufrutto
L’usufrutto può cessare: per morte dell’usufruttuario; per prescrizione ( non esercizio del diritto per 20 anni); per riunione dell’usufrutto e della nuda proprietà ( confusione); per totale deperimento della cosa; per scadenza o per spirare del tempo per cui è stabilito ( es. nell’usufrutto legale sino alla maggiore età del figlio).
Alla scadenza dell’usufrutto, il diritto di nuda proprietà si espande automaticamente diventando proprietà piena.
Non sarà quindi necessario rivolgersi nuovamente al notaio per stipulare un nuovo atto che accerti che l’usufrutto si è estinto e che il nudo proprietario ha riacquisito tutti i suoi diritti e poteri di pieno ed esclusivo proprietario ( ciò accade sia quando la durata è scaduta, sia tutte le volte in cui si verifica una causa di estinzione dell’usufrutto, es. perimento totale del bene).
Spese e Tasse
Come sopra indicato, l’usufruttuario ha il dovere di mantenere l’immobile in buono stato, facendosi carico delle spese di manutenzione ordinaria. Le spese straordinarie, invece, sono a carico del nudo proprietario, salvo diversi accordi tra le parti. L’art. 1008 c.c. poi prevede che “ L’usufruttuario è tenuto, per la durata del suo diritto, ai carichi annuali, come le imposte, i canoni, le rendite fondiarie e gli altri pesi che gravano sul reddito”. All’inizio e alla fine dell’usufrutto i carichi fiscali si ripartiscono tra nudo proprietario ed usufruttuario proporzionalmente al diritto di ciascuno.
In conclusione
La nuda proprietà è una soluzione che può essere vantaggiosa sia per il venditore, che per l’acquirente. Il vantaggio per il venditore è quello di poter disporre di liquidità, senza rinunciare all’abitazione. In genere sono gli anziani a ricorrere a tale vendita. L’acquirente dal canto suo, ha l’opportunità di acquistare un bene ad un prezzo più conveniente rispetto al normale valore del mercato immobiliare. L’acquisto di una casa gravata dal diritto di usufrutto viene presa in considerazione come tipologia di investimento immobiliare sul lungo periodo.
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Articolo a cura dell’Avvocato Stefania Nicoletta Costanzo – Sportpress24.com –
Stefania Nicoletta Costanzo, avvocato Cassazionista del foro di Roma, iscritta all’ Albo degli Avvocati dal 2001 e all’Albo speciale degli avvocati Cassazionisti dal 2014. Lo studio si trova in Roma – via Cicerone 49, tel 06/3213357, mail: avvstefaniacostanzo@libero.it. L’avvocato esercita la professione da oltre 20 anni con specializzazione in diritto civile: Responsabilità Civile – Risarcimento del Danno – Diritto delle Assicurazioni e infortunistica stradale; Responsabilità Professionale medica, di notai, avvocati, agenti immobiliari, ingegneri etc..; Responsabilità da fatto illecito. Si occupa, altresì, di contrattualistica, recupero credito, esecuzioni, controversie di natura condominiale, diritti reali, diritto di famiglia, controversie tra utenti ed operatori telefonici. Inoltre fornisce assistenza sia nella fase stragiudiziale, che giudiziale. |