In soli 6 giorni la Lazio riesce ad omaggiare in egual misura prima Inter e poi Milan, avversarie in una lotta Champions sempre più aggrovigliata.
Dopo il 3-1 nerazzurro ecco servito, su un piatto d’argento, il 2-0 rossonero, a seguito di una prova incolore, abulica ai limiti dell’imbarazzante.
Unico lato positivo l’aver chiuso in vantaggio gli scontri diretti con il Milan (4-2 aggregato). Zero tiri in porta, contesa già decisa prima della fine del primo tempo, sfiducia serpeggiante e giocatori rappresentativi impresentabili sono elementi di un sabato pomeriggio più che insulso.
Una Lazio così impalpabile proprio non ce l’aspettavamo e anche Sarri sarà rimasto sorpreso.
Il tecnico biancazzurro, dal canto suo, ha scelto un centrocampo moscio e senza nerbo (perché no Basic?), la cui nota dolente Milinkovic fa sempre più scalpore in negativo per la pochezza tecnica ed agonistica mostrata sul prato del Meazza.
Milan tosto ed abile a sfruttare le distrazioni laziali e sentiti ringraziamenti da Bennacer e Theo (e pensare che tra 4 giorni i rossoneri avranno una semifinale Champions da giocare … davvero non sembrava) e Lazio sconfitta senza onore e senza lottare, quasi in tenuta balneare.
Inspiegabile questa prestazione e a poco valgono le attenuanti generiche (assenze a centrocampo, big dormienti, 3 partite in 6 giorni).
Si deve riprendere a combattere, prima che a giocare, anche perché la classifica del campionato Champions si è accorciata, con conseguente necessità di riprendere a vincere per tesaurizzare quel grumo di punti di vantaggio sul quinto posto.
Lascia perplessi, comunque, l’atteggiamento di questa squadra che, evidentemente, dovrà lavorare parecchio sotto i profili della personalità e della determinazione se vorrà davvero approdare all’agognato posto Champions.
Appuntamento all’Olimpico contro il Lecce venerdì prossimo per riprendere la corsa…
Senza distrazioni e lottando al massimo.
Articolo a cura di Carlo Cagnetti – Sportpress24.com