Il Milan torna a riveder la Champions, la Lazio dopo due trasferte da incubo a San Siro in una settimana rischia di uscire dalla zona-sicurezza e dissipa un tesoretto prezioso. Perde per infortunio dopo 10′ Leao la squadra di Pioli ma ritrova spirito di squadra, convinzione e gioco dopo la serataccia di mercoledì scorso. Partita già chiusa nel primo tempo con l’uno-due firmato Bennacer-Theo, poi nella ripresa il Milan gestisce con ordine e San Siro può tornare a cantare dopo la grande delusione contro la Cremonese.
Nel primo tempo il Milan la sblocca subito con Bennacer: pressing su Marcos Antonio che si fa anticipare su un pallone sanguinoso su inizio azione, l’algerino riceve la sponda da Giroud e batte Provedel con un piazzato mancino sotto la traversa. Al 29′ strepitoso coast to coast di Hernandez: si beve tutta la Lazio e lascia sul posto Milinkovic Savic, la sua parabola mancina dai 20 metri si spegne sotto la traversa battendo Provedel che non può fare nulla. Lazio nervosa e poco incisiva davanti, lamentando poco possesso e poco ritmo durante la circolazione della sfera.
Nella ripresa il Milan amministra e non corre alcun pericolo, mentre la Lazio si mostra stanca, prevedibile e particolarmente inerme. La partita, di fatto, si è chiusa dopo la prima mezz’ora sotto i colpi di Bennacer ed Hernandez, confermando qualche timore e qualche lacuna di troppo della squadra di Sarri, visibilmente in giornata e probabilmente influenzata da un calo fisico che si sta denotando ormai da diverse giornate. Questi i voti:
MILAN (4-2-3-1): Maignan 6; Calabria 6 (46′ Kalulu 6), Kjaer 6,5 (46′ Thiaw 6), Tomori 6, Theo Hernandez 8 (80′ Touré sv); Tonali 6,5, Krunic 6; Messias 6, Bennacer 7, Leao sv (11′ Saelemaekers 6); Giroud 6,5 (68′ Rebic 6). All.: Pioli.
LAZIO (4-3-3):
- Provedel 5,5 – Poco può fare su entrambi i gol. L’unica volta che può metterci una pezza, lo fa, uscendo a valanga e con il tempo giusto su un affondo di Leao.
- Marusic 5 – Impreciso, visibilmente stanco, pecca di qualche fallo di troppo (dal 56′ Pedro sv)
- Casale 5,5 – Innesca il gol del vantaggio rossonero con la complicità di Marcos Antonio, non contiene Theo lanciato a rete.
- Romagnoli 5 – Subito ammonito, ne risente nella sicurezza degli interventi: ha anche lui colpe sul gol di Theo
- Hysaj 5,5 – Soffre quando viene attaccato sulla sua fascia. Complici i suoi compagni che non fanno movimenti, spesso e volentieri corre a vuoto. (dal 67′ Pellegrini sv)
- Milinkovic-Savic 4,5 – Anonimo, impreciso, falloso e fuori posizione. Si rivede il Milinkovic svogliato e poco sulle gambe. (dal 67′ Basic sv)
- Marcos Antonio 5 – Con Casale confeziona il pasticcio del gol di Bennacer, poco lucido, perde più di un pallone che porta a far risalire gli avversari. C’è da crescere, anche mentalmente.
- Luis Alberto 6 – Prova ad accendere la lampadina, dal suo piede le migliori occasioni biancocelesti ma sono poche. E lui è troppo nervoso, parla e protesta con tutti. L’unico a tirare fuori un pizzico di voglia.
- Felipe Anderson 6,5 – Non si limita ad aspettare palloni, va a prenderseli: sempre mobile e pericoloso e dà una mano anche ripiegando in difesa. Ha ancora l’accelerazione che lo contraddistingue. Il migliore dei suoi.
- Immobile 5,5 – Non si arrende, si danna su ogni pallone, gliene arrivano pochi ma non li sfrutta a dovere. Pare che, in questa stagione, non riesca a trovare la forma fisica, la palla ed anche un po’ di fortuna. Oggi gioca tutta la partita, ma la prestazione è davvero poco brillante. (dall’80’ Cancellieri sv)
- Zaccagni 6 – Recuperato in extremis prova a dare la scossa, anche se è troppo stanco e lo si percepisce fin troppo bene. (dal 56′ Lazzari 6 – Propositivo e reattivo)
- All. Sarri 5 – Per 90 minuti non è arrivato un tiro in porta dalla sua squadra. Una delle prestazioni peggiori di quest’anno ma, anche dal mister non sono arrivate quelle idee che, spesso, in corso d’opera hanno cambiato la sua compagine. Poche idee.
Articolo a cura di Michela Catena-Sportpress24.com
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