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Inter-Lazio, Sarri: “Domani è una partita da giocare come collettivo e non come singoli”

conferenza stampa sarri lazio

Domani c’è Inter-Lazio. L’allenatore dei biancocelesti Maurizio Sarri, dopo diverso tempo, si presenta in conferenza stampa per parlare del delicato “lunch match” allo Stadio Giuseppe Meazza di Milano. Un vero e proprio scontro diretto per la Champions che i biancocelesti non hanno intenzione di fallire:

La sconfitta con il Torino può lasciato comunque qualcosa di positivo?
“Ora siamo fase in cui insegnamenti servono meno. Una battuta d’arresto che non ti fare punti è sempre pesante. Dipende dalle motivazioni. Io penso che non eravamo al top dal punto di vista fisico e non lo eravamo neanche dal punto di vista mentale. Se quest’ultimo è dovuto al fatto e eravamo certi dei aver raggiunto il nostro obiettivo siamo nei guai, se invece è un piccolo down casuale reagiremo subito. Dipende dal pensiero dei giocatori prima della gara col Toro”.

Rispetto al 3 a 1  dell’andata contro l’Inter dove è crescita la Lazio in questi mesi?
Che ha qualche certezza in più, ma domani affrontiamo una squadra che nelle singole è di un competitivo straordinario. Dobbiamo dimenticare l’andata dove è venuto il risultato ma abbiamo anche sofferto. Dobbiamo teniamo conto del valore dell’avversario. Domani è una partita da giocare come collettivo e non come singoli“.

Questa fisicamente è una Lazio brillante?
Abbiamo lavorato più di scarico, la squadra dovrebbe beneficiarne. L’aspetto fisico e mentale sono difficilmente scindibili: un cervello che funziona fa andare le gambe. Quando abbiamo aumentato i carichi di lavoro non abbiamo tenuto conto dei cambi di temperatura e l’abbiamo un pò pagata“.

Due volte a Milano, in mezzo Sassuolo, settimana decisiva per la Lazio?
E’ importante, non decisiva.  Poi abbiamo altre 4 partite, dobbiamo pensare anche a quelle. Sicuramente è una settimana importante è chiaro”.

Dal punto di vista psicologico come sta la squadra dopo sconfitta torino?
“Si vedrà nelle prossime partite. Secondo me dipende da quello che pensavamo prima della partita col Torino. La reazione sarà di conseguenza: se pensi di aver raggiunto obiettivo siamo morti, se era un down dopo aver speso molto la squadra riprenderà il cammino”.

Come sta Immobile?
“Lo vedo dal punto di  vista mentale tranquillo, dal punto di vista in fisico è in crescita. Grandi dolori non ne ha, si allena normalmente. E’ un giocatore su cui puntiamo molto per il finale di stagione”

Il Napoli vi guarda:
“Noi pensiamo alla nostra partita. La tavola è apparecchiata per la festa, noi però dobbiamo pensare alla nostra. Il Napoli tanto festa la farà lo stesso, speriamo il più tardi possibile (ride, ndr)”.

Come sta Casale?
“Sta bene, ha avuto un problema gastrointestinale. Ne è uscito debilitato e gli ho fatto fare solo uno spezzone domenica, ma si è allenato regolarmente questa settimana e domani ci sarà”.

Il vantaggio sull’Inter aiuta a livello psicologico? Si aspettava questo?

“Sapete come la penso, il nostro campionato ci sono 4 squadre sicuramente più forti. Non significa arrivare per forza quinti o sesti, significa che abbiamo fatto qualcosa in più e le altre in meno. Ma nelle partite singole cambia tutto”.

Le insidie di domani?
“La partita nasconde diverse insidie. Alcune ci riguardano altre invece riguardano loro. Domani troveremo una squadra determinata che viene da risultati importanti e che ha ritrovato fiducia ed entusiasmo. Quando incontri una squadra forte che sta così è sempre difficile”. 

La Lazio ha perso solo una volta due partite di fila, con la sosta del Mondiale in mezzo. Un caso?
“Spero che questo trend prosegua e che la squadra continui a fare bene. Dipende da quello che pensavamo prima del Toro. Se lotti per qualcosa arrivano da sole le motivazioni, se non facciamo così è un percorso mentale molto complicato”. 

La Lazio ora è matura per fare la voce grossa a Milano?
“Noi dobbiamo pensare ad essere dentro la partita. Fare la che grossa sembra che vuoi dominare. Devi stare in partita e per farlo devi pensare da collettivo e con convinzione che è diversa dalla presunzione. Il presuntuoso pensa di vincere lo stesso, un convinto pensa a dare il 101%. Se si pensa da squadra e convinto dei mezzi in partita ci siamo e sarà aperta”.

Ghersini non è stato fermato del tutto:
“Nemmeno lo hanno fatto andare avanti, quindi il mio appello è stato ascoltato”.

Cosa manca alla Lazio per fare 11 mesi buon?
“Manca qualcosa a livello di mentalità e forza tecnica e tattico. mancano ancora un’insieme di cose noi il decorso che vogliamo fare eè trasmimrmarci da buona a forte. non eve sorprendere se va in zone alte di classifica ma fa parte di un eprcorso

Domani arbitra Guida che è di Torre Annunziata. Commenti?

“Nessun commento. Mica ce l’ho con gli arbitri. Non guardo nemmeno le designazioni. Vedo il metro di arbitraggio che uno utilizza e faccio le mie conclusioni: se è idoneo o meno a fare un campionato di alto livello. Decide Rocchi. Sulle questioni territoriali credo poco. Non è che se abita a 40 km da Napoli allora si lascia incidere sull’arbitraggio”.

Tre partite in sei giorni. Questo influirà nella gestione nella partita di domani o domani si da tutto e per le prossime si vedrà?
“Adesso devi fare pochi calcoli. Dai tutto nelle ultime partire: chi salta salta, chi scoppia scoppia senza fare calcoli. Poi ci sono delle cose con cui non sarò mai d’accordo, che la Premier incassi 4 miliardi di euro e non fa vedere le partite del sabato. Noi invece siamo in mano completamente a chi ci dà meno di un quarto di quegli incassi. In Italia le previsioni dicono che può anche piovere domani a Milano, ma potevano anche fare 33 gradi. Quindi dico, come caxxo si fa a giocare alle 12.30? Qui si fa di tutto per fare un campionato mediocre, le strutture non sono adeguate, si gioca di merda, ci sono tutti i presupposti per fare un brutto spettacolo. Poi ci si sorprende degli incassi inferiori.

Siamo in un momento storico che permette anche la risalita, ma con un percorso diverso. Vedo i programmi di chi vuole diventare presidente federale e si parla di Nazionale. Qua se non si fa un tavolo con i governi per rifare gli stadi siamo morti, nessuno parla di questo. Ho la fortuna di avere una certa età, il futuro riguarderà qualcun altro… Non lo dico per fare polemica, perché sono innamorato del calcio, vedo un possibile spiraglio per tornare a livelli buoni, però c’è un insieme di lacci che ci faranno sprofondare ancora”.

Pensa che ci siano le basi per la prossima stagione per arrivare in fondo anche altre competizioni?
“Io penso ad arrivare a fondo a questa. La prossima stagione dipende da quello che riusciamo fare in questa (ride ,ndr), penso solo ed esclusivamente a questo”.

Foto da Twitter – Articolo a cura di Marco Lanari – Sportpress24.com

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