Chi è Marco Bezzecchi: la carriera del pilota di MotoGP che sfida Bagnaia

Il mondiale 2023 della MotoGp è iniziato e mentre tutti i fari erano puntati sul campione in carica Pecco Bagnaia e i suoi principali competitor come Enea Bastianini e Fabio Quartararo, è spuntata all’improvviso una stella.

Parliamo di Marco Bezzecchi, vincitore inaspettato del secondo atto del MotoMondiale nel Gran Premio di Argentina.

Ma Bezzecchi è un nome che sorprende il grande pubblico, meno gli addetti ai lavori che già da anni lo tengono d’occhio essendo uno dei talenti più fulgidi usciti dall’academy di Valentino Rossi.

I professionisti del settore, gli appassionati di moto e gli analisti dei siti che si occupano di scommesse sui motori, infatti, conoscono la sua storia e il suo percorso dalla Moto3 alla Moto2 che lo hanno portato a splendere nell’Olimpo dei migliori piloti su due ruote.

Un passaggio, dunque, quello in MotoGp che ora deve essere confermato a suon di vittorie e grandi prestazioni.

Marco Bezzecchi, dai sacrifici del padre all’Academy di VR46

Classe 1998, nato solo un anno e un mese dopo rispetto ad Enea Bastianini, riminese doc e appassionato fin da bambino di motori, Marco Bezzecchi deve tanto al padre, come spesso accade in questo sport.

Il papà Vito, infatti, ha fatto grandi sacrifici nell’adolescenza di Bezzecchi per permettergli di cavalcare la sua due ruote e permettersi di spostarsi in giro per l’Italia, allenarsi, comprarsi tutta l’attrezzatura necessaria per iniziare a gareggiare. Sacrifici che hanno poi permesso a Marco di realizzare un sogno, come ha detto lui nel post gara in Argentina.

D’altronde l’Emilia Romagna è stata una regione che da sempre ha visto nascere grandissimi talenti, da Marco Melandri ad Andrea Dovizioso, da Loris Capirossi a Marco Simoncelli fino, naturalmente, al campionissimo Valentino Rossi.

E Marco, come i suoi predecessori, ha avuto l’ostinazione, la caparbietà e la forza di volontà di andare contro ogni difficoltà e raggiungere palcoscenici importanti. Questo nonostante la sua paura della velocità, come ha raccontato il padre di Marco ai giornali, ma la stessa voglia di salire in sella.

Il talento approda in MotoGp

Dopo essersi fatto notare in Moto3 già all’età di sedici anni e passando in Moto2 col team Red Bull KTM Tech 3 arriva la sua chance con lo SKY Racing Team VR46 del 9 volte iridato Valentino Rossi, fino all’esordio in MotoGp.

Dal 2015, quando si laurea campione italiano in Moto3, raggiunge il terzo posto Mondiale in Moto3 nel 2018 e la sua crescita arriva grazie al team messo a disposizione dal “dottore”, con Vale Rossi a supervisionare lo sviluppo del pilota insieme al tecnico Matteo Flamigni, ex telemetrista di VR46 e oggi suo capotecnico.

Ma oggi Bez inizia a dare qualche grattacapo anche ai grandi della categoria. Forse al momento non potrà competere per il Mondiale ma il suo talento e le prospettive future del ragazzo non sono in discussione.

Stella futura

Nel recente passato i riflettori sono stati puntati su Pecco Bagnaia e su Enea Bastianini.

Oggi tocca a Marco Bezzecchi, che segue le orme dei due piloti che stanno impressionando in MotoGP. A dir la verità già il campionato 2022 aveva dato più di una gioia a Bez, conquistando il secondo posto in Olanda e la quattordicesima posizione finale in classifica con 111 punti.

Il risultato in Argentina dunque dà continuità al percorso di Bezzecchi, partito, a onor del vero, con un gran pre-Mondiale nei test invernali dimostrando grande sicurezza e soprattutto velocità.

E la sua confidenza con la moto l’ha dimostrata rasentando quasi la perfezione nell’ultimo GP proseguendo il gran lavoro nell’esordio del campionato in Portogallo, dove è andato a podio conquistando il terzo posto.

Articolo a cura di Graziano Montanaro – Sportpress24

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