L’Albania e il calcio, la passione, l’amore che hanno gli albanesi per questo sport non è cosa da sottovalutare.
La nazionale delle aquile è supportata incessantemente in ogni match dal tifo “kuq e zi” (rosso nero) che sia amichevole o match ufficiale di qualificazione.
Il calcio in Albania ha radici storiche, il club più antico il Vllaznia è stato fondato nel lontano 1919, ben 104 anni fa.
La coincidenza vuole che abbia gli stessi colori del Genoa, il club piú antico d’Italia nato però 26 anni prima del club albanese.
Un calcio poco conosciuto, purtroppo i club albanesi hanno fatto sempre molta fatica fuori dai confini del paese.
Anche società con palmares ricchi di trofei e storia come il Tirana hanno raramente brillato oltre confine e questo ha portato quindi poca visibilità e di conseguenza pochi investitori.
Nonostante questo molti calciatori hanno però trovato gloria fuori dal paese :
in Italia possiamo ricordare Loro Boriçi, Lorik Cana, Igli Tare, Bogdani, Hysaj, Ledian Memushaj, fino ad arrivare ai più giovani cone Thomas Strakosha figlio d’arte, Nedim Bajrami, Marash Nikolin Kumbulla, Rey Manaj.
Nel calcio delle aquile di certo non mancano le rivalità storiche, la sfida eterna tra KF Tirana e Partizani ne è la prova, ma non solo questi due club animano le sfide nella capitale, ad esempio la storica Dinamo cerca da anni di riaffacciarsi nel calcio albanese d’elite per riprendersi il posto che merita.
Molto sentita anche la sfida tra Tirana e Vllaznia.
La mappa del calcio in Albania ospita tantissimi club, storici e nuovi, di sicuro in questo panorama calcistico non mancano emozioni.
La FSHF (Federazione Albanese di Calcio) guidata da Armand Duka sta lavorando molto, soprattutto in un settore che si può definire l’ossigeno di questo sport, le scuole calcio, una federazione sempre attenta.
Lo dimostra il fatto che quest’anno la FSHF ha fornito, in collaborazione con Macron, i kit di allenamento e gara a tutte le scuole calcio del paese, grande segno di vicinanza e appartenenza.
Ogni singolo bambino albanese è stato messo cosí al centro dell’attenzione negli eventi che si sono susseguiti in tutto il paese.
Le Academy in Albania svolgono un lavoro di valorizzazione non indifferente.
Si insegna oltre il calcio anche il lavoro, il rispetto ed il sacrificio, vere e proprie fabbriche di talenti, come il KF Shkodra della Famiglia Piraniqi che negli anni ha formato calciatori del calibro di Hysaj, Guri, Marku, Preka e tanti altri.
Oppure altre belle realtà come il Bashkimi di Ervin Alushi una vera e propria “guida” per i suoi ragazzi, l’Atletik Klub Shkodra di recente vittorioso in un torneo giocatosi in Italia, e ancora altri club come Djelmnia Shkodrane, Kinostudio, Vora e tanti altri.
Ovviamente anche i top club lavorano molto con le accademie, Tirana, Partizani, Skenderbeu cercano sempre nuove promesse da promuovere in prima squadra e approposito del club Skenderbeu nella stagione 2015/2016 la squadra biancorossa è arrivata ad un passo da una storica qualificazione ai gironi di Champions, perdendo nel play off contro la Dinamo Zagabria.
Il club ha però ottenuto comunque la qualificazione in Europa League anch’essa storica.
Da ricordare che anche il Flamurtari, squadra della città di Vlore (Valona) partecipò nel lontano 87/88 ad una competizione europea, ai tempi, Coppa Uefa.
Gli Stadi in Albania
Nota affascinante ma dolente allo stesso tempo, la maggior parte delle strutture è datato con pochi ammodernamenti apportati negli anni, tra gli impianti più rilevanti senza dubbio c’è lo stadio della città di Scutari, il “Loro Borici” con una capienza di 16.000 posti.
Lo “Stadiumi Skenderbeu” casa dello Skenderbueu e lo Stadio “Loni Papuçiu” casa dell’Apolonia Fier contano entrambi 12.000 posti a sedere. Leggermente più ampia la casa del Teuta, il “Niko Dovana” di Durazzo che conta 13.000 posti a sedere.
Da sottolineare che la maggior parte degli stadi albanesi è sprovvista di copertura ad eccezione delle tribune centrali.
Nella capitale oltre il gioiello dell’Arena Kombëtare (22.500 posti), troviamo lo storico “Selman Stermasi” (9.600) con i classici seggiolini biancoblu che richiamano i colori del KF Tirana, il Kompleksi Partizani (4.500) e il “Peze” oltre ad altri piccoli impianti sportivi.
Ovviamente nella lista non può mancare “Elbasan Arena” l’ex casa della nazionale (12.800).
Non stadi maestosi, ma di certo luoghi di affascinante storia che negli anni hanno visto, scritto e raccontato le pagine di storia del calcio albanese.
Articolo a cura di Marco Rapo – Sportpress24.com