NCAA, Classica favola americana: UCONN da outsider a campione

Quella appena conclusasi è stata senza dubbio un’annata piena di sorprese in NCAA, con più squadre a svolgere il ruolo della classica cenerentola che si presentava al gran ballo di corte.

UCONN e San Diego State, a seguito delle vittorie rispettivamente con l’Università di Miami e la Florida Atlantic University, sono approdate in finale tra lo stupore di tutti ma con la consapevolezza di aver dimostrato sul campo di essersi meritate ampiamente quanto ottenuto.

Quando ad inizio stagione nessuno ipotizzava neanche di vedere gli Huskies di UCONN alle Final Four 2023, nella notte italiana tra lunedì 3 e martedì 4 aprile, gli uomini di coach Dan Hurley devono aver provato una soddisfazione ancora più grande nell’alzare al cielo il trofeo NCAA con il quale hanno di fatto scritto la storia.

L’University of Connecticut è diventata infatti l’unica squadra a vincere ben 5 titoli negli ultimi 25 anni, peraltro senza mai perdere neanche una volta in finale.

Oltre che emozionate però, quella degli Huskies è stata anche una stagione altalenante, quando cioè ad un inizio a tutta birra subentrò, verso gennaio, un periodo in cui la squadra non riusciva ad esprimersi al meglio, sembrando quasi di aver perso fiducia nei propri mezzi, prima di ricominciare poi a macinare gioco come si è visto in tutta la March Madness.

LA FINALE NCAA

Nella finale contro San Diego State a Houston, davanti a 72.423 spettatori, tra cui vecchie glorie dell’università del Connecticut come Ray Allen, Emeka Okafor e Kemba Walker (tra i più scatenati sugli spalti), gli uomini di coach Hurley hanno dominato la gara dall’inizio alla fine.

Il primo tempo è terminato con un parziale di 36 a 24 in favore degli Huskies, i quali nella ripresa si sono potuti permettere anche una leggera flessione fino a 5 minuti dal termine, prima di chiudere poi in scioltezza la pratica con gli Aztecs californiani, grazie alle giocate decisive dei suoi uomini chiave, con il punteggio di 76 a 59.

Per San Diego State i migliori a referto sono stati Butler (13 pts, 4 reb), Johnson (14 pts, 4 reb) e Trammell (13 pts, 3 reb), le cui prestazioni però non sono bastate a contenere gli avversari trascinati da Newton (19 pts, 10 reb, 4 ast), Sanogo (17 pts, 10 reb), quest’ultimo peraltro eletto Most Outstanding Player del torneo, ed Hawkins (16 pts, 4 reb).

ALBO D’ORO

Con la vittoria appena conquistata UCONN stacca i campioni dello scorso anno di Kansas (4 titoli) e raggiunge Duke ed Indiana nell’albo d’oro con 5 titoli vinti, ad una sola lunghezza da North Carolina ferma a 6, mentre sono 3 invece i titoli in meno rispetto a Kentucky che ne ha 8. Salda al primo posto resta UCLA con le sue 11 perle, anche se la sua più recente risale ormai al 1995.

Foto in copertina da Web – Articolo a cura di Roberto Viarengo – SportPress24.com

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