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F1: Il GP d’Australia secondo Giancarlo Minardi

Gian Carlo Minardi (Foto da Twitter)

Gian Carlo Minardi (Foto da Twitter)

Il GP d’Australia secondo Gian Carlo Minardi (dall’intervista con Maurizio Quarta) – Il Gran Premio d’Australia non ha fatto in tempo a terminare che subito ha fatto parlare di sè. Soprattutto per una serie di provvedimenti presi dalla direzione di gara discutibili secondo alcuni.

Al terzo via con 2 soli giri da percorrere dopo la bandiera rossa per l’incidente di Kevin Magnussen, si è creato uno scompiglio incredibile. Carlos Sainz ha urtato Fernando Alonso (terzo), Pierre Gasly ha colpito il compagno di squadra in Alpine, Esteban Ocon, ed entrambi sono finiti a muro, Logan Sargeant che ha tamponato Nyck De Vries, Lance Stroll andato lungo…

Insomma, caos completo e nuovamente bandiera rossa. E ci si chiede se sia proprio necessario fare una partenza a 2 giri dalla fine sapendo i rischi che si possono creare.

Il commento dell’accaduto

Secondo Gian Carlo Minardi, gli attuali GP somigliano più ad uno show piuttosto che ad un campionato del mondo di Formula 1.  Gli ingressi delle Safety car oramai rappresentano quasi un appuntamento fisso al quale non poter fare a meno (cit. “Incomprensibile l’ingresso della safety car per il ritiro di Stroll” – GP Arabia Saudita)

Poi rivolge la sua attenzione proprio sugli errori commessi dal direttore di gara durante il GP d’Australia.  Dove, sempre secondo Minardi, si sarebbe falsato l’ordine di arrivo di un Gran Premio con valenza mondiale.

Secondo il fondatore della “Minardi” troppa spettacolarizzazione dei GP non fa bene a questa disciplina. Secondo Minardi, i più danneggiati da questa direzione di gara sarebbero i due piloti Alpine che avrebbero fatto bene a presentare ricorso contro la penalità e Sainz. E’ vero che c’è stato un contatto con Alonso, ma la penalità non ha avuto senso contando che nella ripartenza successiva non si è tenuto conto della nuova classifica.

Insomma la direzione gara è stata la vera protagonista di questo gran premio, rubando la scena ai piloti. Servono regole chiare con decisioni non soggettive.

Elogi a Max Verstappen per la sua supremazia durante la gara in Australia (e non solo….), ma denota anche dei miglioramenti della Mercedes anche se rimangono delle criticità sull’affidabilità dei componenti della vettura.

Anche le Ferrari stanno migliorando, ma purtroppo rimangono ancora molto lontani dai tempi delle Red Bull e delle Aston Martin.

Articolo a cura di Maurizio Quarta – Sportpress24.com

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