Domani c’è Monza-Lazio. L’allenatore dei biancocelesti Maurizio Sarri presenta così la sfida di domani della Lazio all’U-Power Stadium di Monza. L’obiettivo cardine è di dare continuità alla bella vittoria del derby:
All’andata si gioco dopo 4 giorni ora dopo due settimane. Nel preparare la partita di domani ha cavalcato l’entusiasmo o ha fatto più da pompiere?
“Si prepara la partita con logicità. Non è che il derby ci fa partire in vantaggio. Domani sarà una partita difficile contro squadra che sta facendo numeri importanti. E’ una squadra che a livello possesso palla è passata dal 18° al 4° in pochi mesi e ha più facilità di possesso e quando hanno qualità così ti mettono in difficoltà. Devi arrivare con spirito di sacrificio ed umiltà“.
Come sta Immobile?
“Dal punto di vista clinico sta bene. Ora c’è l’aspetto sportivo: è stato un mese fuori, ha fatto 6 allenamenti, non può essere al 100%. Vediamo se posso usarlo per uno spezzone di partita“.
Come sono rientrati i nazionali? Zaccagni non convocato da Mancini, cosa ne pensa?
“Abbiamo un CT che fa le convocazioni. Se non li chiama io son contento perché si riposano e si allenano. Per il resto sono decisioni sue che non mi interessano. Le nazionali sono una follia. Vecino ha fatto Italia, Giappone, Corea e di nuovo Italia per fare due amichevoli. E’ rientrato pure troppo bene. Ormai è palese che il campionato non è più fattibile. Alcuni folli lo paragonano all’NBA, sono totalmente differenti. Si gioca 38 minuti contro 90, si prendono pure più botte nel calcio“.
Avrà la possibilità di allenare durante l’intera settimana. Questo le far rivedere il suo parere sulla corsa Champions?
“Io ho sempre detto che ci sono altre più organizzate come organico. A livello complessivo. Vedo delle squadre che fanno cambi che fanno respirare, vedi per es. Atalanta-Empoli: a 20 minuti dalla fine ha messo Boga, Lookman e Hojlund che ti possono riaprire le partite, noi non abbiamo queste possibilità. RImango dell’idea che ci sono organici superiori, poi lottiamo e vediamo come va a finire”.
Adesso inizia un altro campionato di 11 parte con un obiettivo preciso?
“Il vantaggio è simbolico. Se penso ai punti recuperati nelle ultime 5 partite, penso cosa potrebbe succedere tra 11. Io non guardo il campionato nuovo che può partire guardo alla partita di domani. Andiamo in un campo dove ha perso la Juve e pareggiato l’Inter. Sarà difficile. Andiamo a prenderci il piccolo vantggio di giocare una volta alla settimana, ma pensiamo di partita in partita. Quest’anno non c’è nulla di scontato“.
Conferma il suo giudizio su Pallidino?
“Fra gli allenatori giovani lui è uno dei più interessanti. Riesce a fare una fase difensiva tipo Atalanta con un palleggio alla Guardiola. Quindi è un allenatore sicuramente da seguire con interesse“.
Sostituire Marusic domani, chance Pellegrini?
“Lo dico a Luca domani, per rispetto a lui. Io son contento di lui. E’ partecipe, ha grande progressione fisica e di apprendimento. Poi parliamo di una linea che ha funzionato e metterci le mani è sempre difficile”
Milinkovic come lo hai visto?
“Sergio non è un momento in cui è al 100% . Ma serve pazienza perché se è al 100% può fare differenza in questa fase finale di stagione. Lo aspettiamo con fiducia”
Quanto è cresciuto il rapporto con Luis Alberto? La sta accontentando?
“Lui è in questo momento un giocatore fenomenale. Non so cosa guardate voi, io quello che guardo è che quello che sta facendo mi rende felicissimo. E’ diventato un giocatore totale, difende, ha qualità di palleggio, rincorre, tira da fuori area, questo è un giocatore sopra le righe sicuramente“.
Sul mercato parlerà di giocatori italiani da comprare?
“E’ è una cosa che parlo da sempre. Io ho sempre detto che preferisco giocatori italiani perché danno più identità. Se hai 7/8 ita è diverso, se sono 7/8 laziali ancora meglio. Penso che lo pensino tanti allenatori, poi ci sono dinamiche particolari: un italiano che fa 3 in A vale subito 15 milioni, uno straniero che fa 20 in Bundesliga ne costa 4”.
Parlerà a breve con Lotito?
“Io il presidente lo vedo spesso, con come prima da quando è in Senato ma lo vedo spesso”.
La Lazio a volte ha perso motivazioni contro le medio-piccole:
“Con le squadre di media classifica perdono più o meno tutti, perché quest’anno sono forti. Se incontri il Bologna, Monza o Torino in salute è un problema, la Fiorentina è sempre un problema. Le squadre di media classifica hanno spessore superiore rispetto ai campionati precedenti quindi è dura per tutti. Le motivazioni devono essere intrinseche, quelle esterne sono frivole che il tempo porta via, sono quelle interne che contano. Vogliamo esser la migliore di Roma o d’Italia. La motivazione è tutta li. Abbiamo vinto partite di cartello, dopo lì abbiamo vinto una sola volta, il limite è stato quello. Il nostro gruppo ha mostrato la tendenza ad accontentarsi dopo vittorie importanti. E’ un limite che va cancellato”.
Quanto cambia a livello di appeal e di progetto andare in Champions?
“Non lo so come ragionano procuratori e calciatori. A me non interessa se una squadra sta in Champions o no, se quello he ho davanti mi intriga vado a prescindere. Poi se alcuni si fermano al primo aspetto allora può darsi che la Champion aumenti il livello di richiamo. Però non lo so“.
La classifica da ulteriore motivazioni o carico di responsabilità?
“La responsabilità ce l’ha chi ha gli organici più numerosi. Per noi è un’opportunità, va vista così”.
Oggi è l’anniversario della scomparsa di Giorgio Chinaglia:
“Lo ricordo quand’ero ragazzino, ma avevo più come idoli gli allenatori che i calciatori. Lui ha segnato un’epoca, un personaggio estroso, particolare, nell’immaginario popolare ha un peso fortissimo. Come giocatore ho diverse immagini davanti, però la cattura del personaggio era forte. Il ricordo è forte“.
Lei critica le nazionali…
“No non mi interessa niente, io critico il calendario folle e sento la follia di aumentare le partite e così la qualità va a pu***ne e i gicoatori si infortunano. Mi devono spiegare quello che stanno facendo perché è follia. Il calcio sta diventando un Business e così finisce tutto, ci sono spettacoli televisivi più interessanti”.
La sosta ha fatto bene ai ragazzi? Come sta Lazzari?
Lazzari sta bene, ha lavorato bello brillante. E’ stato fuori qualche partita, è un giocatore che sarà sopra le 35 presenze, non mi sembra che sia un problema. Poi in alcune partite abbiamo sfatto scelta diversa per motivi tattici non perché non stesse facendo bene. La sosta? Nei meandri mentali è difficile dire se sono bene o un male. A volte giochi dopo 3 giorni e sei preoccupato invece la squadra è concentrata, altre volte c’è la sosta ti alleni bene ma al squadra è diversa. Non è semplice da scoprire nel pre partita, la partita ci dirà la verità”.
Abbiamo visto allenamenti molto sereni e felice. La vittoria al derby può esser al cura al problema mentale?
“La squadra ha lavorato bene dal punto di vista pratico. E’ chiaro che ci sono stati momenti ludici ma anche di lavoro fisico e tattici ad alta intensità e fatti bene. Ma da questo punto di vista la squadra è indecifrabile, perché sono mesi che si allena su alti livelli. Io spero sempre che la continuità di rendimento nelle sedute sia anche a livello mentale per le partite. Noi rispetto all’anno corso abbiamo una continuità diversa. Poi quest’anno non abbiamo fatto bene a livello Europeo ma c’è poco di mentalità penso sia stata più una scelta inconscia fatta dalla squadra“.
Dopo un anno e mezzo quanto Sarri c’è nella Lazio in campo?
“Io mi ci rivedo molto. Giovedì abbiamo fatto allenamento sulla linea difensiva e quando l’h0 rivisto la sera a casa mi sono detto che è una roba importante. Lasciamo perdere il valore dei difensori, ma proprio a livello di movimenti rivedo il livello di Empoli e Napoli. Al Chelsea e alla Juve non ho mai raggiunto questo livello. Poi se pensiamo al Sarri di Napoli, quello non ci sarà più. Perché li c’erano caratteristiche che non ritrovi qui. Ci sarà invece il Sarri di un altro gruppo di giocatori e di altre caratteristiche“.
Foto da Twitter – Articolo a cura di Marco Lanari – Sportpress24.com