Gianni Minà, famoso giornalista e conduttore tv, è morto ad 84 anni a Roma.
A comunicare la triste notizia è la famiglia tramite i suoi profili social: “Gianni Minà ci ha lasciato dopo una breve malattia cardiaca. Non è stato mai lasciato solo, ed è stato circondato dall’amore della sua famiglia e dei suoi amici più cari”.
LA CARRIERA DI MINÀ
Minà, nato a Torino il 17 maggio 1938, ha iniziato la carriera da giornalista nel 1959 a Tuttosport, di cui poi diventa direttore per due anni dal 1996 al 1998. Ha collaborato anche con diversi quotidiani e settimanali italiani e stranieri con centinaia di reportage. Ha presentato inoltre programmi televisivi e ha girato film documentari su personaggi famosi come Che Guevara, Muhammad Ali, Fidel Castro, Rigoberta Menchù, Silvia Baraldini, il subcomandante Marcos e Diego Armando Maradona.
Era famoso soprattutto per le sue interviste a grandi personaggi, la più nota quella del 1987 a Fidel Castro, come quella al Dalai Lama a Federico Fellini, a Jane Fonda, a Franco Battiato, a Massimo Troisi e Pino Daniele. Aveva un bel rapporto con Diego Armando Maradona e Pelè. Iconica la foto che lo ritrae gioioso a cena a Roma con Muhammad Ali, Sergio Leone, Robert De Niro e Gabriel García Marquez.
Nella carriera ‘sportiva’ ha seguito otto mondiali di calcio e sette olimpiadi, oltre a decine di campionati mondiali di pugilato. Autore di tanti librti, come Il racconto di Fidel del 1988, Non sarò mai un uomo comune del 2021.
Nel 2017, nel suo libro-intervista “Così va il mondo” con Giuseppe De Marzo, Minà ha raccontato cinquant’anni di giornalismo con particolare attenzione ai diritti dei più deboli, e nel 2020 ha pubblicato il libro autobiografico “Storia di un boxeur latino”.
I RICONOSCIMENTI
Nel 1981 ha ricevuto il Premio Saint Vincent come miglior giornalista televisivo dell’anno dal presidente Sandro Pertini. Nel 2003 è stato eletto nell’assemblea della SIAE e ha fatto parte del comitato che ha ideato e realizzato la rivista Vivaverdi. Nel 2007 ha ricevuto il Premio Kamera della Berlinale per la carriera, il più prestigioso premio al mondo per documentaristi. Nel 2019 ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Napoli.
Foto in copertina da Twitter – Articolo a cura di Davide Teta – SportPress24.com