Una notizia ufficiale che cambia le carte in tavola. Dal 1 luglio 2023 cambierà la durata delle partite. Il primo avviso si era avuto durante i Mondiali, quando dalla prima partita in Qatar 2022 tutti abbiamo assistito ad un vero e proprio prolungamento del tempo di gioco. Cambierà sia il primo che il secondo tempo. Sembrava solo una semplice direttiva e invece ci sbagliavamo di grosso. Già nel periodo del Mondiale era stata data questa direttiva ai direttori di gara dalla Commissione Arbitrale della FIFA. A capo del progetto Pierluigi Collina con la partecipazione ovvia dell’IFAB l’unico organismo deputato ad apportare modifiche in questi tipi di contesti. Un calcio che sta velocemente cambiando negli anni e abbandona quelli che erano le vecchie abitudini.
La regola del 1 luglio
La regola che cambierà la durata delle partite è la Regola 7 dove la durata dei match riguarderà l’aumento del tempo di recupero ( Comma 3) sarà ufficiale dal 1 luglio. In particolare tra le cause principale del prolungamento viene inserita il festeggiamento dei gol. Questa è stata una delle cause ma non l’unica. Anche se c’è da dire che non esultare con il proprio istinto per un gol e doverne stabilire un tempo è alquanto surreale e decisamente robotico. In questo caso la base di partenza dovrebbe essere sui 30 secondi. In poche parole? non c’è tempo da perdere. Già viviamo in un mondo che corre, ora andiamo anche a stabilire come si devono controllare le emozioni vere, quelle legate ad un calcio che non esiste più. Facendoci un idea con tutto quello che accade durante una sfida sportiva tra slot di cambi delle squadre, gol segnati, riprese, qualche momento di sosta dovuto ad un infortunio o momenti di tensione in campo si arriverà a maxi recuperi vicini ai 10 minuti. Proprio lo stesso teatrino visto ai mondiali. Ci rimane solamente da dire addio vecchio e amatissimo calcio.
Articolo a cura di Beatrice Bezzi – Sportpress24.com