Il calcio spesso sa essere fonte di emozioni uniche e di sensazioni magiche, ne sa qualcosa il portiere Radu. Pensava di essere in un oblio senza fine, invece, la svolta è finalmente arrivata. Sta andando nel migliore dei modi l’avventura di Ionut Andrei Radu con l’Auxerre. Il portiere di proprietà dell’Inter, approdato in prestito all’Auxerre alla fine di gennaio, dopo che nei mesi precedenti era finito ai margini della Cremonese, si è messo subito in mostra per la sua bravura tra i pali.
Per il giocatore romeno l’esperienza grigiorossa significava tanto, in quanto si trattava di una grande occasione per ritrovare quella continuità persa ormai da troppo tempo, ma soprattutto quel rilancio di cui aveva bisogno dopo il traumatico episodio di Bologna-Inter costato lo scudetto ai neroazzurri. L’aver danneggiato, seppur involontariamente, la squadra che ama gli ha dato un dispiacere enorme. Un tormento da cui ha cercato di rialzarsi per dimostrare che l’episodio di Bologna è stato un caso isolato che poteva capitare a chiunque. Purtroppo la sfortuna ha scelto il momento peggiore per colpire.
La Cremonese gli ha dato una chance, era quel rilancio di cui il portiere aveva bisogno. Non poteva continuare a lungo a fare il vice di Handanovic. Ai grigiorossi serviva un buon portiere che rimpiazzasse l’infortunato Carnesecchi e Ionut ha cercato fin da subito di ripagare tale fiducia. Tolto l’errore di Firenze al primo turno, il suo rendimento è stato sempre molto positivo. Secondo le statistiche ufficiali della Lega Serie A aggiornate alla 6° giornata di campionato, è proprio lui l’estremo difensore ad aver compiuto più interventi, 38 per la precisione (seguito da Dragowski a 26, mentre il terzo posto è condiviso da Sepe, Audero e Montipò a 22). Tali fattori non passano inosservati al CT della Romania – Iordanescu – che per la prima volta lo convoca in Nazionale maggiore.
Poi di nuovo si accanisce la sfortuna: Marco Carnesecchi recupera benissimo dall’infortunio e in poco tempo si riprende il posto da titolare discapito di Radu. Per Ionut non c’è più spazio, tanto che non figura più nemmeno nella lista dei convocati per le partite. È quindi arrivato il momento di cambiare casa, questa volta lontano dall’Italia. Così verso la fine di gennaio ecco l’opportunità Auxerre, club di Ligue 1.
LA SVOLTA FRANCESE DI RADU
Inizialmente in Francia non sono impazziti di gioia per il suo arrivo. Alcuni tifosi dell’Auxerre erano spaventati quando hanno visto in rete quell’errore contro il Bologna. Ma in men che non si dica Ionut ha conquistato tutti: oggi il portiere sorridere e i tifosi del club francese sono felici di averlo qui. In meno di due mesi il portiere romeno ha cancellato tutti i dubbi sul suo conto, conquistando tutti. Il primo a rimanerne colpito è stato il tecnico Pellissier tant’è che senza esitare lo schiera sin da subito titolare:
Dopo una o due sessioni di allenamento, sentivamo già che comandava la difesa, ecco perché non ho esitato a metterlo in campo”, disse il tecnico dell’Auxerre. “Porta la sua esperienza. È anche molto bravo a leggere il gioco e ha questa qualità sulla linea, soprattutto nei riflessi”.
L’ex Inter quindi trasmette da subito sicurezza e affidabilità, divenendo in poco tempo il nuovo idolo della tifoseria dell’AJA. Determinanti le sue parate, soprattutto nelle sfide in casa del Lorient e giorni dopo sul campo del Nizza che sono valse alla squadra una vittoria e un pareggio. In 9 gare ufficiali disputate, il portiere vanta inoltre tre clean sheet e ben due rigori parati, l’ultimo domenica a Strasburgo quando al 21’ ha ipnotizzato Diallo.
L’Auxerre è attualmente al quartultimo posto con 23 lunghezze, in piena lotta salvezza. La Ligue 1 è ancora lunga e per la squadra della Borgogna. Ci sarà soffrire fino all’ultimo, ma con un Radu così – che sta finalmente cambiando il proprio destino –, tutto l’ambiente biancazzurro può sorridere.
E’ UN ALTRO RADU, ERRORE DI BOLOGNA DIMENTICATO?
Giorni fa, ai microfoni de “La Gazzetta dello sport” gli è stato chiesto se ripensa mai a quel maledetto episodio di Bologna, lui ha risposto così: “Ho in testa solo la salvezza dell’Auxerre. Si è parlato tanto di quell’errore, ma io resto dell’idea che uno scudetto non si può perdere per una svista in una singola partita: i conti si fanno su 38 tappe“. Capitolo chiuso quindi? “Chiaro. Il bello del portiere sta proprio nella capacità di assumersi dei rischi. E a me il coraggio non manca”.
Tuttavia l’Inter resta l’amore della sua vita e non chiude le porte ad un ritorno: «Il mio cuore resterà nerazzurro, che torni o no. Sono arrivato che avevo 15 anni e, dal collegio di Cormano in poi, sono diventato uomo alla scuola interista. Ma gli amori devono essere corrisposti e io non vivo di ricordi, anche se conservo ottimi rapporti con tutti. Sento spesso Calhanoglu e Dumfries”. Vedremo cosa dirà il futuro, adesso Radu si gode un meraviglioso presente.
Foto da twitter – Articolo a cura di Marco Lanari – Sportpress24.com