Il derby di ieri tra Lazio e Roma è andato decisamente oltre ogni aspettativa. Non parliamo del campo ma dei novanta minuti che sono diventati infiniti. Ieri lo Stadio Olimpico sembrava più uno scenario di guerriglia ed è successo praticamente di tutto. I momenti critici non sono mancati neanche un attimo, partendo dall’espulsione corretta di Ibanez alla rabbia eccessiva della panchina romanista nei confronti di Pedro che è finita nel panico per il faccia a faccia con Nuno Santos. La rissa più grande è arrivata al triplice fischio dove è venuta fuori una grande rissa. Tutto parte da Luca Pellegrini che si scontra con il giocatore della Roma Cristante e poi un caos generale con Marusic e Mancini che si sono quasi toccati con le mani. Massa alla fine decide di espellere il terzino montenegrino biancoceleste e il quarto giocatore giallorosso.
Il caos del derby
Il derby non è stato un momento di guerriglia solo in campo, ma anche dopo. Mourinho si è trovato una rivolta di giocatori biancocelesti contro dopo aver preso in giro la Lazio per l’uscita dalla Conference League. Forse questo avrà caricato eccessivamente i giocatori della squadra biancoceleste? probabilmente si. Romagnoli è stato il primo a beffeggiare contro la Roma dicendo: “Per la Roma non c’è un terzo derby vero?”. Dopo di lui ci pensa anche Luis Alberto: “Quando si parla prima di una partita e poi si perde bisogna stare zitti. Loro hanno parlato troppo, come sempre fanno prima e ora si sono sentiti inc….i e devono stare zitti. Noi festeggiamo e io andrò a bere un bicchiere di vino”. Ma il vero dramma è stato quello tra l’allenatore della Roma Mourinho e il presidente della Lazio, Claudio Lotito. Negli spogliato il tecnico giallorosso avrebbe detto al presidente: “Che c…o guardi” che a sua volta avrebbe risposto: “Io sono il presidente della Lazio e tu chi sei? Questa è casa mia e tu non dovresti essere qui”.
Foto di Claudio Pasquazi – Articolo a cura di Beatrice Bezzi – Sportpress24.com