Dopo il Milan anche l’Inter pensa ad uno stadio tutto suo, precisamente nell’area di Assago. Sono stati già firmati i documenti preliminari con i proprietari di una ampia area privata non lontana dal Forum (casa dell’Olimpia Milano).
Quest’idea bolliva in pentola da tempo in casa nerazzurra, ma ha subito un’accelerata in concomitanza con la decisione del Milan di costruire uno stadio in solitaria nell’area de La Maura. Il nuovo stadio dell’Inter sorgerebbe dunque in una zona cara ai milanesi per ragioni sia commerciali che sportive, oltre che ben collegata con il centro della città.
MILAN E INTER DICONO ADDIO. SAN SIRO CHE FINE FARA’?
Allo stato attuale, il destino dello stadio di San Siro è segnato: Inter e Milan hanno presentato la relazione tecnica che dà il via al dibattito pubblico, e che prevede l’inizio dei lavori da gennaio 2024. L’impianto sarà il teatro della Cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026, poi dovrebbe essere demolito totalmente. A decidere potrebbero essere i milanesi: il presidente del Municipio 7 Marco Bestetti, infatti, ha proposto un referendum che coinvolga tutti gli abitanti del capoluogo lombardo, ai quali verrebbe affidata l’ultima parola sulle sorti dello storico impianto.
Ovviamente pullulano le reazioni sul web. Il giornalista Fabrizio Biasin, di comprovata fede interista, la butta sul romantico: “Ogni volta che scrivono “ancora qualche anno e lo buttano giù” è come se leggessero la cartella clinica di un parente. Che amarezza. Forza SanSiro“, ma nei commenti a questo tweet ci sono molte voci che virano invece sul pragmatismo.
IL SINDACO SALA: “SAN SIRO NON LO VUOLE NESSUNO”
Intervenuto qualche giorno fa in un evento dell’Università IULM, il Sindaco di Milano Beppe Sala ha dichiarato: “San Siro non lo vuole più nessuno, è evidente. Non è un problema di costi perché potremmo darlo anche a una sola delle due società a un prezzo stracciato, ma Inter e Milan ritengono di non poter ottenere abbastanza ricavi. Sono amareggiato da sindaco, da cittadino e da tifoso, ma ormai lo avevamo già capito. Sarà un problema in più per il Comune. Ho sempre detto che, se il nuovo stadio sorgesse nella stessa zona di San Siro, non poteva coesistere con il Meazza. Con La Maura il discorso cambia, ma saremmo costretti a trovare una nuova soluzione per San Siro. Lo stadio Meazza non può rientrare negli interessi istituzionali del Comune, l’unica possibilità è aprire a enti che vogliono organizzare eventi e concerti”.
Articolo a cura di Marco Lanari – Sportpress24.com