Nulla da fare per Sinner. Nella finale di Rotterdam l’azzurro vede nero, ossia Medvedev, numero 6 del seeding, e cede in tre set dopo aver illuso con un ottimo inizio.
Il primo set è un’antologia del meglio del gioco di Jannik che, con una tecnica da urlo mette in seria difficoltà il muro russo incapace di scrollarsi di dosso il grande ritmo imposto dall’altoatesino.
Il 7-5 premia il migliore atteggiamento e la grande reattività nei colpi da fondo campo. L’italiano sembra aver trovato la soluzione alle potenti frustate di rovescio del russo, ma è solo un’illusione.
Medvedev comincia a carburare sotto ogni profilo e da lì in poi non c’è più partita. Non crediamo sia stato solo un calo fisico di Sinner perché c’è molto di Medvedev nel doppio 6-2 che chiude la contesa.
Scendono vertiginosamente le percentuali del servizio di Jannik e Medvedev ne approfitta.
La gara ha un solo dominatore, il russo, mentre l’italiano esce a poco a poco dal match. Per Medvedev è il quinto successo consecutivo su Sinner, ancora a secco in fatto di vittorie contro il russo.
Malgrado la sconfitta, 5-7 6-2 6-2 lo score per Medvedev, l’azzurro può essere soddisfatto del suo torneo: questa finale lo porta al numero 12 della classifica mondiale, a pochi passi dai top ten (mentre il gigante russo raggiunge il numero 8 della classifica a pochi punti da Nadal).
Uno step successivo che Jannik potrà completare nel prosieguo della stagione.
L’azzurro ne ha tutte le possibilità.
Articolo a cura di Carlo Cagnetti – Sportpress24.com