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Milan, dove è finito il Pioli festeggiante? E la panchina scotta

Stefano Pioli Milan

Il Milan cade rovinosamente contro il Sassuolo e lo fa dopo la pessima prestazione contro la Lazio allo Stadio Olimpico di martedi scorso.

Stefano Pioli è al bivio. Da che era il punto fermo dei rossoneri, l’ex Lazio, Inter e Fiorentina rischia la panchina :

“Siamo delusi, ma con la delusione non si va lontano. Le ultime prestazioni ci vedono in difficoltà e questo mi spinge a capire che certe situazioni vanno migliorare e che c’è molto da fareProbabilmente non riusciremo a vincere lo scudetto, ma il nostro scudetto sarà quello di raggiungere la zona Champions“.

“Dalla gara con la Roma non siamo riusciti a rimettere in campo le nostre prestazioni a livello tattico e mentale. Gli ultimi giorni di allenamento sono stati i migliori dell’ultimo periodo, ma ora quando prendiamo uno schiaffo facciamo fatica a reagire“. 

L’allenatore dei rossoneri vede la cura, ma con un occhio comincia anche a guardarsi intorno. Una situazione che sa dell’incredibile che neanche lo stesso Pioli avrebbe mai immaginato.

Questi momenti si superano con compattezza e lavorando. Capisco che non ci sia la leggerezza, ma abbiamo ancora le possibilità di dimostrare che possiamo fare un bel campionato e centrare la zona Champions”.

Squadra in ritiro? Prenderemo insieme al club le decisioni migliori per superare questo momento. La prossima gara sarà il derby e lavoreremo al meglio per reagire e uscire da questa situazione negativa”.

CAMBIO MODULO NEL MILAN?

“Sto pensando a tanti aspetti. Tutto quello che funzionava negli ultimi due anni che ci hanno consentito di fare un bel calcio concreto, nell’ultimo mese non sta più funzionando.

Qualcosa bisognerà modificare e prenderò le decisioni per aiutare la squadra a essere più compatta e ad avere più equilibrio in entrambe le fasi di gioco”. 

Sarebbe facile dire che ho trovato giocatori con la pancia piena, ma non è così. Pensate che non sappia usare il bastone o portarli in ritiro?

Non è così, perché fino a venti giorni va avevamo l’atteggiamento e l’energia giusti. Settimana per settimana bisogna intervenire, ma io ho parlato sempre con grande chiarezza ai singoli e al collettivo. 

Qualcosa di diverso però va fatto a livello tattico o di gestione“. 

Un pensiero su Tatarusanu se le sue ultime prestazioni poco convincenti :

“Quando una squadra subisce così tanto, anche il portiere va in difficoltà. Ma credo che in questo momento non mi devo soffermare su un singolo giocatore, ma sul fatto che la squadra deve fare meglio.

Dobbiamo cambiare velocemente perché la prossima partita è già importantissima”.

Articolo a cura di Stefano Ghezzi – Sportpress24.com

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