La Lazio stecca clamorosamente la ripresa del campionato dopo la pausa per il Mondiale. Al Via del Mare di Lecce esce sconfitta dopo aver giocato una buona mezz’ora del primo tempo, illuminata dal solito Re Ciro, al suo ennesimo centro (189) che lo porta nei primi dieci marcatori “all times” del campionato italiano.
Dopo lo 0-1 e qualche occasione per il raddoppio, la Lazio annega nelle sue amnesie, nelle sue assurdità, nei suoi regali, nella sua sciatteria, denotando peraltro una mancanza di reazione davvero inaccettabile.
Il secondo tempo è stato uno show leccese, a cui i biancazzurri hanno assistito impotenti e inermi. È bastato il cambio Di Francesco per scardinare la difesa della squadra di Sarri, che è scomparsa totalmente dal campo.
Il 2-1 è logico e rappresenta la seconda sconfitta consecutiva in trasferta, dopo il ko pre sosta di Torino contro la Juventus.
Che succede alla Lazio? Forse non lo sa nessuno, nemmeno Sarri che, a fine gara, è apparso molto deluso e quasi senza spiegazioni per una sconfitta mortificante, soprattutto nella modalità.
Bravo il Lecce, alla sua terza vittoria consecutiva, bravo il mister Baroni, ma i giallorossi salentini nel secondo tempo hanno affrontato un fantasma di squadra.
Urgono rimedi, la classifica è ancora buona, ma fino a quando si potrà abusare della pazienza del campionato e dei tifosi? A Lecce i 1.200 presenti meritavano ben altra prestazione.
Che serva da lezione per il futuro, ma ciò è stato detto e scritto talmente tante volte che la soluzione alle solite problematiche mentali appare lontanissima come Plutone dalla Terra…
Forse più che uno psicologo serve un astronomo…
Articolo a cura di Carlo Cagnetti – Sportpress24.com