Ali Daei contro il regime dell’Iran. Il suo aereo bloccato e tutta la famiglia costretta a scendere.
In Iran le autorità hanno costretto un volo della Mahan Air, il W563 partito da Teheran e diretto a Dubai, ad atterrare sull’isola di Kishi.
A bordo c’erano anche la moglie e il figlio dell’ex calciatore e allenatore Ali Daei, oggetto di minacce dopo aver espresso il suo appoggio alle proteste in corso da 100 giorni dopo l’uccisione della 22enne Mahsa Amini.
Secondo il sito Iran International, alla donna e al bambino è stato impedito di lasciare il Paese.
Daei: “Decisione incomprensibile”
Daei ha confermato il gesto da parte delle autorità iraniane : “Hanno costretto la mia famiglia a scendere dall’aereo, ma non li hanno arrestati”.
“Non comprendo questo comportamento. Mia moglie e mia figlia sono salite legalmente sull’aereo a Teheran, e avevano in programma di visitare Dubai per alcuni giorni e poi tornare in Iran. Ma l’aereo è stato costretto a rientrare con tutti i passeggeri. Era una caccia al terrorista?”
Articolo a cura di Stefano Ghezzi – Sportpress24.com