Caso Rosario D’Onofrio, chiuse le indagini : rischia grosso Alfredo Trentalange

Peggiora la situazione del procuratore Aia Rosario d’Onofrio e del presidente Aia Alfredo Trentalange, nel corso delle indagini dopo il suo arresto con accuse di narcotraffico nell’ambito di un’operazione della Dda di Milano e della Guardia di Finanza per traffico internazionale di droga.

Il capo della Procura della Federcalcio, Giuseppe Chinè ha notificato l’atto di chiusura indagini sulla vicenda del procuratore Aia Rosario d’Onofrio, le quali hanno determinato “comportamenti disciplinarmente rilevanti” del presidente dell’Aia Alfredo Trentalange che rischia ora il deferimento.

Il numero uno della Figc Gabriele Gravina ha convocato per il 19 dicembre un consiglio federale con al punto 4 dell’ordine del giorno “situazione Aia: provvedimenti conseguenti”.

IL CASO

Le Fiamme Gialle, nell’ambito dell’inchiesta della Dda milanese per traffico internazionale di droga hanno dato seguito all’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 42 persone.

In particolare i 42 arrestati (italiani, albanesi e spagnoli) avrebbero introdotto in Lombardia oltre sei tonnellate di marijuana e hashish.

Durante l’operazione è stata sequestrata quasi mezza tonnellata di droga, più mille ricariche per sigarette elettroniche a base di cannabinoidi.

Secondo quanto ricostruito dalle indagini coordinate dai pm Rosario Ferracane e Sara Ombra, il primo compito di D’Onofrio sarebbe stato quello di smistare al dettaglio i carichi dopo che arrivavano in deposito.

Articolo a cura di Stefano Ghezzi – Sportpress24.com

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