Le indagini che riguardano la Juventus sull’inchiesta Prisma, arrivano ad altri club. Dalla Procura di Torino a quelle di Bergamo e Genova le nuove indagini riguarderebbero anche Atalanta e Genoa, due club legati al sistema di plusvalenze usate dai dirigenti bianconeri per far quadrare i conti, i due club presenti anche nella famosa cena sotto osservazione dove era presente anche il Presidente della FIGC Gabriele Gravina.
Nell’ambito delle operazioni definite “plusvalenze artificiali”, sotto la lente degli inquirenti è finita ad esempio quella che ha portato il difensore argentino Romero dal Genoa alla Juve nel luglio 2019. Una affare – ricorda La Stampa – concluso per un cifra di 26 milioni di euro finiti nelle casse del club rossoblù: il giocatore rimase poi in prestito una stagione in Liguria, per poi passare all’Atalanta in prestito biennale, al costo di 4 milioni, con riscatto fissato a 16.
Una operazione definita dal ds Fabio Paratici che poi avrebbe portato Romero al Tottenham per 50 milioni di euro, con notevole plusvalenza per il club bergamasco. Sempre secondo La Stampa sotto osservazione ci sarebbe anche un altro affare sull’asse Juve-Atalanta, con il Tottenham come ultima destinazione, l’operazione riguardante Dejan Kulusevski.
Lo svedese fu acquistato dai bianconeri, proprio dall’Atalanta, per 35 milioni di euro più 9 di bonus. Una quotazione giudicata estremamente elevata per gli inquirenti che hanno poi messo gli occhi anche sui 7 milioni di valutazione di Simone Muratore, passato in nerazzurro nell’operazione in questione.
Il centrocampista, ancora di proprietà dell’Atalanta, non ha mai giocato col club bergamasco e nelle ultime stagioni è andato in prestito annuale, prima alla Reggiana in Serie B e poi al Tondela, squadra portoghese che milita nella serie cadetta.
Articolo a cura di Stefano Ghezzi – Sportpress24.com
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