Il procedimento da parte della Procura di Torino e della Consob, hanno smosso anche la UEFA la quale ha aperto un’indagine sulla Juventus per violazione del fair play finanziario (FPF).
Il dato che ha fatto sobbalzare gli inquirenti sarebbero alcuni importi “proventi da gestione diritti calciatori”, ossia le plusvalenze derivate dalla compravendita dei giocatori, per un totale di circa 50 milioni di euro.
LA NOTA DELLA UEFA
“La Prima Camera del CFCB (L’Organo di Controllo Finanziario dei Club UEFA, ndr) ha aperto oggi un’indagine formale nei confronti della Juventus FC per potenziali violazioni delle norme sulle licenze per club e sul fair play finanziario”, si legge nella nota. “L’inchiesta di Prima Camera del CFCB si concentrerà sulle presunte violazioni finanziarie recentemente rese pubbliche a seguito del procedimento condotto dalla Consob e dalla Procura della Repubblica di Torino”.
“In data 23 agosto 2022, la Prima Sezione CFCB ha concluso un accordo transattivo con Juventus FC. Il presente accordo transattivo è stato concluso sulla base delle informazioni finanziarie precedentemente presentate dalla Società relative agli esercizi chiusi nel 2018, 2019, 2020, 2021 e 2022”.
“Nel caso in cui, dopo la conclusione di questa indagine, la situazione finanziaria del club fosse significativamente diversa da quella valutata dalla Prima Sezione CFCB al momento della conclusione dell’accordo transattivo, o se emergessero o venissero a conoscenza fatti nuovi e sostanziali, la Prima Sezione CFCB si riserva il diritto di rescindere l’accordo transattivo, intraprendere qualsiasi azione legale ritenuta opportuna e imporre misure disciplinari in conformità con le Regole procedurali UEFA CFCB applicabili”.
“La Prima Camera del CFCB coopererà con le autorità nazionali e non rilascerà ulteriori commenti sulla questione mentre l’indagine è in corso”, conclude l’UEFA.
Articolo a cura di Stefano Ghezzi – Sportpress24.com