Non le manda dire Ivan Zazzaroni che intervenuto sul canale Twitch di OCWSPORT ha svelato alcuni retroscena sul rapporto tra Mourinho ed i Friedkin. Quello che sembrava essere un matrimonio senza problemi come svela l’autore del libro “Diventare Mourinho” è, invece, al momento una polveriera con lo Special One insofferente.
RAPPORTO MOURINHO – FRIEDKIN
“In linea di massima Mourinho sta rispettando molto la proprietà che non lo mette nelle condizioni di giocare come vorrebbe. I Friedkin sembrano essere interessati più a fare alberghi a 6 stelle che ad altro. Quando Mourinho ha firmato con la Roma, 7 giorni dopo l’esonero dal Tottenham, le premesse erano differenti. Mourinho non conosceva nemmeno Vina e Shomurodov quando sono arrivati. In realtà Mou non conosceva nemmeno Tiago Pinto quando è arrivato a Roma. Ha accettato adesso l’arrivo di Solbakken ma in realtà lui voleva un centrale difensivo. Anche lo stesso Dzeko era meglio di Abraham. La rosa attuale dei giallorossi è più debole di quella che aveva Fonseca. Uno come Mourinho, con 25 titoli all’attivo, vale 7-8 volte la Roma sul piano del prestigio. Cosa ha sbagliato Mourinho? Ha la stessa rosa di prima solo con i vari Volpato e Zalewsky al posto di gente più esperta”.
LA GESTIONE DEL CALCIOMERCATO
“La nuova proprietà è sempre presente allo stadio ma non ha mai aperto bocca da quando è arrivata. Sul piano tecnico hanno lasciato piena autonomia a Tiago Pinto ma non so se lui sia in grado di gestire tutto”.
GESTIONE PALLOTTA
“La Roma in questo momento è in una situazione di salvataggio dopo Pallotta, ha progetti più strutturali che tecnici”.
KARSDORP
“L’olandese è un giocatore che ha paura costantemente. Con il Sassuolo ha fatto tre rimesse laterali direttamente agli avversari e non marca minimamente Laurienté in occasione del pareggio. È un giocatore scarso. Essendo un professionista pubblico, la critica deve essere pubblica. Mourinho non accetta che un giocatore non dia sempre il massimo. Per lui l’unico modo di chiudere definitivamente con Karsdorp era quello di parlarne con la stampa. Mourinho è un vincente, proprio per questo gli danno del bollito quando non riesce. È un atteggiamento che riserva solo ai più grandi allenatori”.
Articolo a cura di Stefano Ghezzi – Sportpress24.com