Alla viglia di Feyenoord-Lazio, ultimo atto della fase a gironi di Europa League, il tecnico biancoceleste Maurizio Sarri ha parlato in conferenza stampa:
“Marcos Antonio ha avuto le stesse difficoltà di altri giovani che arrivano in Italia da altri campionati. Penso sia normale che un ragazzo possa attraversare un passaggio simile.
Non penso a domenica scorsa né alla prossima, penso solo a domani. Chi andrà in campo dovrà dare il massimo. Le partite, se uno non le aggredisce, le subisce.
Teniamo alla competizione, il nostro girone si chiuderà all’ultimo come avvenuto ieri nel gruppo D di Champions League. Noi vogliamo passare il turno e non facciamo calcoli. Dobbiamo scendere in campo per arrivare primi, poi a fine partita faremo i calcoli e vedremo.
Negli ultimi due giorni ho svolto il ruolo dell’allenatore arrabbiato per il modo in cui abbiamo perso l’ultima partita con una reazione non di squadra. Poi ho smesso di essere arrabbiato concentrandomi sul match di domani.
Luis Alberto non vive un grande momento di condizione fisica, ma comunque domenica ha messo in porta Zaccagni al primo spazio libero a disposizione. Domani questo stadio sarà una bolgia, non si può provare a portare a casa il pareggio. Bisogna semplicemente giocarsi la partita al meglio.
Milinkovic ha una condizione mentale simile alla mia, è arrabbiato. È normale sia così dopo l’ammonizione ricevuta. In cinquant’anni di calcio è la prima volta che vedo un calciatore ammonito in possesso di palla senza che l’avversario tocchi il pallone.
È una vergogna che l’UEFA abbia permesso il rinvio della gara di campionato del Feyenoord. Ci sentiamo presi in giro, come le altre squadre del nostro girone. Non so se domani possa essere la gara di Romero, vedremo come stanno i ragazzi che hanno giocato le ultime partite. Valuteremo domani mattina”.
Anche Mattia Zaccagni è intervenuto in conferenza stampa:
“La chiamata in Nazionale la devo meritare nel corso di tutto l’anno, ho bisogno di dare continuità alle mie prestazioni. Il mister mi sta dando tanto, già lo scorso anno avevo imparato molto e in questo inizio stagione mi sta permettendo di crescere sotto il profilo realizzativo.
Domenica non abbiamo percepito la partita come già vinta, anche se avevamo il pallino del gioco in mano. Forse dovevamo siglare il raddoppio nel primo tempo, nella ripresa alcuni episodi ci hanno penalizzato e fatto innervosire, ma questo non deve essere un alibi.
Tutti eravamo arrabbiati e delusi dopo la sconfitta, abbiamo però pochi giorni per preparare le tante partite. C’è poco da arrabbiarsi e tanto da lavorare.
I gol che sto siglando derivano dal tanto lavoro fatto, ci sono molte partite per siglare altre reti.
Domani troveremo uno stadio che sarà una bolgia. Dovremo mettere in campo la loro stessa intensità e la nostra qualità per vincere la partita”.
Articolo a cura di Stefano Ghezzi – Sportpress24.com