Nicolò Zaniolo nei guai
La UEFA non scende a compromessi. Nonostante sappia e conosca il gioco ‘carta vince e carta perde’ che attuano alcuni club in relazione alla situazione economica degli stessi, non è detto che non prenda provvedimenti a lungo andare. Naturalmente questi club sono sempre nell’occhio vigile del Comitato che sovrintende il massimo esponente del calcio Europeo.
Non è cosi quando invece, il comportamento dei singoli tesserati dei club si lasciano andare a comportamenti che possono ledere la dignità e la serietà di quello che il mondo calcio deve rappresentare.
PUGNO DURO DELLA UEFA VERSO ZANIOLO
Ed ecco che quando nessuno se lo aspetta, la UEFA si espone e usa il pugno duro. Lo ha fatto ieri in occasione del referto consegnato dall’arbitro sulla partita di Europa League Roma-Betis. In quell’occasione il giocatore Nicolò è stato espulso per un brutto fallo di reazione a palla lontana.
Oltre quella già scontata nella gara di ritorno con gli spagnoli, al centrocampista azzurro sono state aggiunte però altre due giornate di squalifica. La Roma farà ricorso perché giudica sproporzionata la pena, nonostante sia consapevole che sarà difficile ottenere uno sconto dalla UEFA.
Se le tre giornate complessive venissero confermate, la fase a gironi dell’attaccante giallorosso sarebbe già finita.
Questo significa per Mourinho un grosso ostacolo non solo per la perdita di Zaniolo, ma anche perchè è evidente che i teatrini, le sceneggiate in panchina, le accuse a colleghi e ad altri club, la UEFA non li accetta, cosi come i comportamenti da bulli in mezzo al campo.
Probabilmente sfugge a qualcuno che la UEFA non controlla solo le partite europee, ma anche quelle dei singoli campionati ; e vede e annota determinati comportamenti e atteggiamenti.
C’E’ RICASCATO
Zaniolo non è primo a certi comportamenti, basti pensare a quella uscita di campo nel derby mentre si tocca i genitali verso i tifosi biancocelesti con chiaro riferimento a dove dovrebbero attaccarsi, il tutto davanti a bambini ; o come nel caso della festa per la conquista della Conference League dove si è lasciato andare ad un linguaggio inappropriato per quello che rappresenta, linguaggio tra l’altro condannato dagli addetti ai lavori anche giallorossi e soprattutto dal CT della Nazionale Roberto Mancini.
…MA LA ROMA?
Purtroppo Zaniolo è recidivo e una società importante come la Roma la quale sta lavorando moltissimo sotto l’aspetto economico e sociale, non può permettersi di avere un riscontro cosi negativo da parte dei suoi tesserati. Soprattutto poi quando sono gli stessi tifosi a subirne il contraccolpo in prima persona.
Forse nelle prossime 3 partite europee, Nicolò Zaniolo ne la stessa società giallorossa avranno modo di riflettere.
Foto da Twitter – Articolo a cura di Stefano Ghezzi – Sportpress24.com