Inutile girarci attorno. L’ennesima sconfitta contro l’ottimo Napoli di Spalletti, ormai i partenopei sono un incubo per la prima squadra della Capitale (13 sconfitte nelle ultime 16 gare di campionato), ruota attorno al clamoroso errore dell’arbitro Sozza che non ha concesso un evidente rigore per la gomitata galeotta di Mario Rui sullo scatenato Lazzari puntante verso la porta di Meret .
Mancavano ancora parecchi minuti alla fine della gara, cosa sarebbe successo se la Lazio fosse andata sul 2-2? Domanda che non avrà mai risposta perché né Sozza né il silente Var Fabbri si sono degnati di applicare il regolamento.
Rigore netto, rigore ignorato e così il Napoli si porta sotto il Vesuvio tre punti sicuramente meritati per la prestazione, ma su cui pende l’ombra Sozza di quel misfatto.
Entrando nel match, la Lazio ha cominciato bene, andando in vantaggio con un super gol di Zaccagni, ma dopo una ventina di minuti sembra accontentarsi e lascia troppo campo ad un Napoli che non aspettava altro. Le conseguenze sono deleterie e i due gol partenopei e le tante occasioni sprecate dagli uomini di Spalletti spostano l’ago della bilancia verso sud. La Lazio reagisce, ma oltre al rigore negato riesce a creare solo la palla gol di Felipe Anderson stoppato da una grande parata di Meret.
Fine dei giochi e il Sarri post gara è avvelenato. La sua filippica puntuale e al curaro contro gli arbitri è mortifera. Basta veramente. Sono 5 gare che la Lazio è letteralmente massacrata anche a livello di cartellini gialli (17 ammoniti e 1 espulso in 5 gare, pazzesco… ). Pensate che contro il Napoli, la Lazio è stata sanzionata con 4 cartellini per 14 falli a fronte di zero cartellini per 16 falli partenopei.
Non ce ne voglia Rocchi, il capo degli arbitri, ma qui c’è qualcosa che stona. Se, come al solito, la Lazio dà fastidio in ottica primi quattro posti, ce lo dica chiaro e tondo. Anche se il campo parla più di ogni altra parola…
La Lazio, invece, deve cominciare a capire che le gare non durano 25 minuti. Non si può lucrare su un gol di vantaggio, soprattutto contro il Napoli. Si paga dazio, ovvio. Non è servita a nulla la lezione di Genova? Qui Sarri dovrà lavorare ancora parecchio per depurare la Lazio di difetti mentali che ne frenano le ambizioni.
C’è tutto il tempo per recuperare questi punti persi, ora il calendario si fa in discesa, e la possibilità di risalire c’è tutta. Basta far tesoro dei propri errori.
Articolo a cura di Carlo Cagnetti – Sportpress24.com