Vigilia di campionato per la nuova Lazio di Mister Maurizio Sarri dove nella prima giornata incontra il Bologna di Sinisa Mihajlovic. In conferenza stampa, il tecnico biancoceleste presenta cosi la sfida di domani allo Stadio Olimpico :
Che partita si aspetta? Che Lazio si aspetta?
“Ingresso al campionato sempre difficile, partita delicata. Il cambiamento tra la modalità amichevole e partite vere non è automatico, inoltre gli avversari ci hanno sempre creato delle difficoltà. È una partita difficile come lo saranno tutte quelle che dovremo affrontare. Speriamo di arrivarci nella maniera giusta, speriamo di vedere una Lazio che in questo momento della stagione per forza di cose non può essere al top, ma speriamo di vederla su livelli accettabili”.
A che punto siete?
“A che punto siamo è difficile dirlo, stiamo facendo più fatica del previsto nello scaricare i carichi di lavoro. Il terreno non ci ha agevolato in questo, perché erano un terreno pieno di sabbia e quindi molto più pesante dei carichi che facciamo su altri tipi di terreno. La sensazione è che in questa ultima settimana siamo leggermente più brillanti di qualche giorno fa quindi speriamo di arrivarci pronti, non al top, ma pronti per una partita vera”.
Come reputa questa stagione? Che obiettivo ha la Lazio?
“La stagione è più folle del di quello che m’aspettavo, basta pensare che già domani, 14 agosto, giochiamo alle 18:30. Dopo il lockdown quando il campionato ha ripreso a giugno, le partite erano alle 20,45. Non penso che ad agosto sia molto più fresco rispetto a giugno, quindi è già un’incongruenza. In Italia si sta facendo di tutto per non vendere il nostro prodotto, non si può giocare alle 18:30 in agosto se non per una casualità metereologica. Per quanto riguarda noi, abbiamo ringiovanito la squadra e cambiato diversi elementi. Il primo passo è rimanere competitivi, come è stato il ciclo scorso della Lazio, di ottimo livello e con una formazione competitiva. Nessuno di noi può sapere il nostro potenziale, io penso che ce l’abbiamo, ma dobbiamo diventare una squadra vera, di pensare calcio nello stesso momento. Se riusciamo a costruire questo tipo di mentalità possiamo fare qualcosa di importante”.
Sul secondo anno… rischio di un nuovo anno zero?
“Noi avevamo una delle rose più vecchie d’Europa, c’era questa necessità, di ringiovanire la rosa dei calciatori a disposizione. Questo inevitabilmente ti comporta di dover iniziare un nuovo percorso. Abbiamo la fortuna di avere la base dello scorso anno, ci può aiutare, ma il percorso inizia ora.”
Quanto le ‘garba’ questa squadra?
“La squadra mi piace, penso che abbiamo fatto qualcosa di logico e che rientra nelle dimensioni della nostra società. Non possiamo comprare giocatori top in giro per l’Europa e quindi bisogna cercare percorsi alternativi. Penso che lo abbiamo fatto in maniera ipoteticamente giusta, poi sarà il campo a dire se l’abbiamo fatto bene o no. Però mi piace il fatto che la società abbia preso una scelta logica per garantire un futuro tecnico alla squadra e una solidità economica alla società”.
Chi sarà il portiere domani?
“Non ho ancora deciso. Chiaramente Maxi sta lavorando con noi da molto più tempo, ma mi è piaciuto come si è inserito in gruppo Provedel. Poi sarà il campo a dirci chi giocherà di più e chi meno. Poi durante la stagione entrambi troveranno spazio…”.
Sul mercato è stato accontentato, questo le mette più pressione?
“No, perché io ho fatto richieste in relazione a quelle che sono le possibilità della società. Non ho nessun tipo di pressione e non ho nessuna intenzione con quattro partite da giocare di parlare di mercato”.
Risposta a Mourinho? Le voleva mettere pressione?
“Noi non abbiamo speso, ma abbiamo investito. Se c’è qualcuno che ha speso sono loro. Noi abbiamo solo investito su dei ragazzi giovani. Ringrazio José per la grande fiducia nei miei confronti, spero di accontentarlo… E siccome anche io ho grande fiducia nei suoi confronti, il secondo posto della Roma per me sarebbe una delusione”.
Luis Alberto?
“Luis è stato male veramente, ha il referto di un pronto soccorso. Quando tornò qui i primi due allenamenti li fece con giramenti di testa, sensazione di vomito, ha avuto una situazione abbastanza travagliata. La situazione di Luis la conoscete tutti, qualche mese fa era in sala stampa con me e disse quelle che erano le sue aspettative per la parte finale della sua carriera, cioè questo desiderio di un ritorno in Spagna, soprattutto di un ritorno nella sua squadra. E quindi penso che sia stato condizionato per una parte di preparazione da questo retropensiero. La società si era messa a disposizione, però in questo momento questa eventualità sembra non esserci e io in questi tre o quattro giorni l’ho visto molto partecipe”.
Come sta Milinkovic? La fa stare tranquillo?
“Mi fa stare tranquillo fino a un certo punto, lo sto vedendo come lo vedevo ad agosto lo scorso anno, un po’ in difficoltà. Penso che questo rientri nelle sue caratteristiche fisiche: è un ragazzo che ha una struttura che non gli permette di andare in condizione velocemente come altri compagni. É nella normalità avendolo visto anche l’anno scorso. Quindi bisogno accompagnarlo per due o tre partite, poi sarà lui ad accompagnare noi…”.
Sente la necessità di avere un terzino sinistro a disposizione?
“È chiaro che avere un sinistro naturale ci garantirebbe un qualcosa in più a livello di sviluppo offensivo sicuramente, ma anche di costruzione dal basso. Un destro qualche difficoltà nell’uscita da dietro ce l’ha, vediamo la situazione come evolve. Ma abbiamo fatto un anno con un destro a sinistra, ne possiamo fare anche un altro”.
Sui tifosi…
“Sono contento della risposta dei tifosi, sono contento della fiducia che ci stanno dimostrando e speriamo di ripagarli il più possibile e il più velocemente possibile. Pensare di iniziare il campionato in un Olimpico pieno come lo avevamo lasciato nell’ultima partita è un qualcosa di conforto. Che il popolo laziale sia nettamente migliore di come viene descritto in giro per l’Italia a noi che viviamo qui è palese”.
Questa squadra può supportare un terzetto composto da Milinkovic, Marcos Antonio e Luis Alberto?
“Boh! Il campo ce lo dirà. È chiaro che le caratteristiche di Marcos Antonio sono completamente diverse. Grandissimo palleggiatore, grandissimo gestore della palla, bella velocità di idee. Poi la partecipazione alla fase difensiva è buona, poi l’impatto fisico non è quello che avevamo con altri interpreti. Quindi è un qualcosa da valutare e probabilmente dovremo farlo sulla nostra pelle, a costo di rimetterci qualcosa ma è un qualcosa che va valutato sul campo”.
Articolo a cura di Stefano Ghezzi – Sportpress24.com