AIA, Rocchi: “Qualcuno ha voluto creare problemi”

A margine del tradizionale incontro a Coverciano, sono intervenuti il designatore di serie A e B, Gianluca Rocchi ed il presidente dell’AIA, per un bilancio di fine stagione calcistica.

Gianluca Rocchi

Rocchi ha evidenziato:” Qualcuno ha fatto di tutto per crearci problemi, fortunatamente una grossa fetta di calcio ci ha dato una grande mano, se non avessimo il supporto delle società nel gestire le partite complicate io potrei anche smettere. Gli errori commessi servono da esperienza, quando un arbitro va al Meazza, all’Olimpico o al Maradona, se per la prima volta, è difficile reggere l’impatto. Ogni errore grande o piccolo che sia fa crescere a livello incredibile. Qualcuno, di cui non faccio il nome, ogni volta che terminava una partita rimarcava che avevamo fatto male. Io ai miei arbitri dico sempre grazie a caratteri cubitali”

Rocchi ha poi aggiunto: “Ci sono stati due/tre errori clamorosi ed evitabilissimi. Ci hanno fatto perdere il sonno. Errori dovuti a cali di concentrazione e disattenzione. Ci sono stati i rigori che qualche anno fa sarebbero passati inosservati (chiaro riferimento al contatto Karsdorp-Gonzalez), quel contatto non può essere mai rigore.” Al designatore degli arbitri è stato fatto ascoltare anche l’audio tra Pairetto e Nasca, riguardo al mancato annullamento del gol di Acerbi in Spezia-Lazio. “Ho fermato tutti perché è un errore inaccettabile. Un blackout che non va bene. Si è sentito un ‘Ok’ tra i componenti del VAR e l’arbitro ha interpretato in maniera maldestra”. Rocchi ha poi concluso facendo un bilancio: “siamo in fase di ricambio generazionale, speriamo questo porti ad avere arbitri di altissimo livello nei prossimi tre o quattro anni. Abbiamo arbitri con la A maiuscola. il serie A su 370 gare ci sono stati oltre 2000 check e 128 interventi VAR. In serie B l’ arrivo del VAR ha ridotto drasticamente le polemiche. Io credo nel VAR, ma può essere un boomerang senza il decisionismo dell’arbitro in campo.”

Alfredo Trentalange

Il presidente dell’AIA mi è parso molto soddisfatto dei suoi arbitri: “dal nostro punto di vista riteniamo la stagione, in particolare quella della serie A, Decisamente positiva. Siamo in un momento di cambiamento e stiamo dando fiducia ai giovani, anche grazie al coraggio del designatore. La violenza passa attraverso una sottocultura, gradiremmo che nei settori giovanili prima dell’iscrizione  dedicassero Uno spazio all’apprendimento delle regole. Bisogna far conoscere ai giovani la figura dell’arbitro, è uno strumento di giustizia che porta alla pace. C’è un problema legato alla violenza che giovani arbitri subiscono settimanalmente.”

Articolo a cura di Massimiliano Vienna – Sportpress24.com

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