Dopo l’allenatore dell’Inter Simone Inzaghi, è la volta di Massimiliano Allegri e Giorgio Chiellini a presentare la super sfida di domani nella Finale di Coppa Italia tra la sua Juventus e i nerazzurri :
Giorgio Chiellini
FUTURO – “Io credo che quest’anno è stato un anno che abbiamo fatto in crescendo dopo un inizio difficile questa squadra ha cominicato ad avere una propria identità. La squadra è cresciuta e si è visto con la qualificazione alla Champions con le quattro giornate d’anticipo. Abbiamo ritrovato delle caratteristiche che questa squadra deve avere e che saranno il cardine delle prossime stagioni. Finire vincendo la partita di domani sarà un’iniezione di fiducia in più per fare bene anche la prossima. La Juventus ha l’ambizione di vincere il trofeo in cui partecipa. Il club deve tornare a vincere lo scudetto.”
SULLA FINALE – “Io vivo con l’entusiasmo di un ragazzino e sono felice di essere qui e di poter giocare una partita del genere. Affrontiamo una squadra forte e lo abbiamo visto nelle ultime partite in cui abbiamo perso, forse immeritatamente ma adesso abbiamo tutte le carte in regola per fare la nostra partita. I nerazzurri hanno perso la vetta dopo tanti mesi in cui erano primi, noi abbiamo raggiunto il nostro obiettivo che era quello di prendere almeno la Champions ma la speranza di tutti era quella di prendere qualcosa di più prima. Ci vorrà entusiasmo sicuramente perché quello dovrà essere la base. Quando avremo modo di colpire l’Inter e di fare gol dovremo essere lucidi.”
SULL’INTER – “Con l’Inter sono sempre partite equilibrate. Dispiace per Alex perché senza quell’infortunio sarebbe stata una partita diversa. I dettagli domani sera saranno importantissimi.”
SULLA COPPA – “A Roma bisogna tornarci a metà maggio perché ci evoca sempre buoni ricordi. Tanti emozioni belle del passato e quella gioia di riprovarle. Sto bene, sono tranquillo, felice e non vedo l’ora di scendere in campo domani. Lo stadio sarà pieno ed è bello che sia anche Juve-Inter.”
SU DI TE – “Io non sono un tipo da discorsi, da film. Sono una persona che con un abbraccio e con una pacca sulla spalla sa dimostrare quello che prova. Bisogna pensare a giocare.”
MESSAGGIO PER I GIOVANI – “Sono contento che con tanti ragazzi che ci sono ora mi sento come una sorta di fratello maggiore e come l’ho fatto qua l’ho fatto anche in Nazionale. Quando si arriva alla Juventus si capiscono i valori della società. La Juventus ha bisogno della sua identità e c’è sempre un filo conduttore nella storia della Juve e credo che debba continuare così.”
NUOVO CICLO – “Io a parte il primo anno non ho vinto niente. Sono stati pochi gli anni, quindi questa squadra tornerà a vincere e la famiglia che c’è dietro ne è testimonianza. Vincere tanti scudetti di fila è stata un’eccezione che sarà difficile da ripetere in Italia. Quello che abbiamo fatto lo si può vedere solo in Francia e in Germania per la dipsarità dei campionati ma in nessun’altra parte.”
SULL’INTER – “Sono molto bravi nelle ripartenze e sono forti su tutti i reparti. Lo si è visto l’anno scorso e quest’anno. Dobbiamo contrastarli sena timore e non possiamo giudicare la loro stagione finora ma non spetta a me giudicare a credo che Inzaghi abbia fatto un ottimo lavoro e non penso sia stato facile dopo il grande cambiamento che è stato fatto”
DOMANI COSA PREVEDI – “Non mi aspetto una partita come Real-City ma perché non siamo squadre del genere. E’ stata una partita bellissima ma io sarei uscito dal campo incavolato nero. Sarà una partita molto più simile a quelle del campionato rispetto a quella della Champions.”
ANCORA SUL FUTURO – “Voglio aspettare alla finale e solo al calcio. Poi si vedrà ma voglio pensare solo al calcio con grande serenità. La vita è così, ci sono tante occasioni che vanno vissute. Viviamoci questa Coppa e poi vediamo.”
Massimiliano Allegri
“Buona sera a tutti, innanzitutto. Domani sarà una bellissima serata. Certo una difficile difficile da afforntare. Ci vorranno pazienza e lucidità. Poi magari dopo due minuti la partita si sblocca e diventerà tutta un’altra partita. Dobbiamo cercare di portare a casa la Coppa.”
FORMAZIONE – “Ho qualche dubbio e domani Perin e Chiellini giocheranno di sicuro, gli altri vediamo.”
IL VALORE DELLA COPPA – “Invece della ciliegina è la torta. Quando giochi una finale è normale che ha un’importanza grossa perché dopo devi cercare di vincerla e noi domani dobbiamo cercare di fare questo.”
SULLA STAGIONE – “Con la difesa a tre? Vediamo! Possiamo cercare di cambiare a partita in corso. Sulla stagione, la squadra ha iniziato male e abbiamo fatto una rincorsa. Abbiamo raggiunto un risultato importante. Quest’anno non abbiamo vinto e a fine stagione parleremo per ripartire più avvantaggiati per l’anno prossimo. La valutazione della stagione è semplice. Se domani vinciamo va bene, se perdiamo no. Noi dobbiamo fare altre valutazione. E’ normale che vincere sarà un’altra cosa.”
COSA CONTA? – “Noi le due migliori che abbiamo giocato sono contro l’Inter e contro il Manchester nonostante il risultato. Anzitutto la perdita di Ronaldo a tre giornate dalla fine del mercato non è stata una cosa semplice. Abbiamo avuto delle situazioni in cui abbiamo perso Chiesa. Domani ho convocato tutti. Abbiamo avuto delle difficoltà. Poi piano piano anche la squadra ha cominciato a crescere. La società ci ha dato una grossa mano prendendo Vlahovic poi abbiamo fatto una rincorsa importante che è terminata perdendo in casa con l’Inter e adesso siamo qui a giocare una finale che intanto bisognava arrivarci. Si è creata una base, una conoscenza tra me e i calciatori e di questo sono contento e sereno che l’anno prossimo avremo molte più possibilità per lottare fino in fondo per lottare per lo scudetto e per arrivare a marzo nel migliori delle condizioni per poter lottare ma intanto c’è la Coppa Italia e finire la stagione nel migliore dei modi.”
SCARAMANTICO – “Sono una persona ordinata. Non è che sono scaramantico, cerco di contornarmi di persone che mi diano sereneità. Le persone tristi mi danno un po’ fastidio.”
IL MIGLIOR ALLENATORE DEL CALCIO ITALIANO – “Dybala gioca. Per me il migliore è quello che vince. Anche Carlo era stato dato per finito. In Italia ce ne sono tanti e giovani che hanno la possibilità di allenare una grande squadra. Giocare per vincere e allenare una squadra medio-piccola sono due cose che fanno la differenza. Ci sono tanti allenatori che hanno allenato in Serie D e in Eccellenza, sono molto preparati ma l’allenatore è una roba molto più grossa. E quindi lì è come madre natura t’ha fatto. Ci sono le categorie, piaccia o non piaccia. Poi, quelli che vincono sono i più bravi. Naturalemente il Trap che è stato un mio allenatore e lo ricordo sempre”
Articolo a cura di Stefano Ghezzi – Sportpress24.com