Ormai è diventata una tremenda costante per la Lazio di questa stagione regalare gol nel recupero agli avversari.
A beneficiare della generosità biancoceleste stavolta è stato il Milan, che riaggancia il primo posto in attesa della gara dell’Inter.
I rossoneri hanno meritato il successo in virtù di una ripresa costruita con cuore e determinazione, a cui la Lazio ha opposto una fiera resistenza.
Ormai la partita era destinata al pareggio e solo un evento extra avrebbe modificato il corso naturale della gara . Colpa, come al solito, delle amnesie difensive laziali che tormentano la squadra di Sarri dall’inizio campionato.
Inspiegabile l’errore di Acerbi che con un colpo di testa senza senso ha passato la palla ai milanisti che hanno ringraziato per l’inaspettato dono.
Peccato, perchè la Lazio aveva cominciato benissimo col puntuale centro di MagiCiro, alla sua ventiseiesima prodezza, e che sembrava l’inizio di una gara in discesa. E invece la Lazio non approfittava dello sbandamento rossonero, dando al Milan tutto il tempo per riprendersi.
Il resto è facilmente deducibile da un secondo tempo dominato dal Milan, e che ha visto comunque la Lazio reggere finché poteva l’urto rossonero. In uno stadio diviso a metà a livello di presenze a far la differenza è stata la fame da scudetto del Milan piuttosto che la voglia d’Europa della Lazio.
Sarri dovrà meditare su questi errori recidivi che non vogliono proprio sparire e che penalizzano in modo abnorme la sua Lazio. Ora la corsa all’Europa si fa molto dura, ma in queste 4 gare rimanenti la Lazio dovrà rialzare necessariamente la testa, pena un fallimento di portata notevole.
Sarri non è stato certo ingaggiato per arrivare ottavi e, malgrado l’anno di costruzione sbandierato in ogni intervista, il posizionamento finale rappresenta un indice di fattibilità per un futuro sostenibile anche dal punto di vista economico.
Il futuro parte da La Spezia. Vincere per continuare a lottare.
Foto di Claudio Pasquazi – Articolo a cura di Carlo Cagnetti – Sportpress24.com