Sublime Lazio nell’isola che c’è. In un catino ribollente di tifo rossoblu, estasiati sono i 300 tifosi laziali nello spicchio dello stadio cagliaritano.
Hanno vinto loro insieme alla squadra e hanno visto una prova magnifica di una Lazio versione playstation o Sarriball, a seconda dei gusti ma tanto è lo stesso, che ha mostrato cosa vuol dire la bellezza sarriana, prerogativa assoluta della Lazio in un campionato italiano mediocre dal punto di vista estetico.
Vedere giocare così una squadra di calcio è davvero raro anche nel mondo e fa sicuramente rabbia commentare una classifica ancora deficitaria in rapporto all’enorme classe ed abilità di una squadra che sembra aver trovato la direzione corretta per quelli che sono i dettami di Sarri.
E il bello era che tutti temevano questa trasferta, e giustamente visto che il Cagliari era in formissima e in serie positiva da 2 punti a partita. Ma di fronte alla Lazio non poteva nulla e ciò si è subito capito.
Approccio perfetto, testa e gambe all’unisono e la questione si è risolta in una rappresentazione di gioco e di colpi tecnici da far ingelosire il City di Guardiola. Che Lazio e che Luis Alberto e che Felipe Anderson!
E di Ciro, l’epico leggendario attaccante e capitano della prima squadra della Capitale, ne vogliamo parlare? 143 gol in campionato, raggiunto il mito Piola, e in sole 200 gare.
È oro colato il suo acquisto dal sempre ringraziato Monchi da Tare e Lotito, e siamo a 10 giornate dalla fine… 20 gol to be continued.. . Un portento vero!
Bene anche la difesa con il redivivo Acerbi di nuovo alla sua altezza, insomma una gara da sballo da incorniciare e da rivedere per apprezzarne la maestosità. Altro elemento da considerare: preparare una sola gara a settimana non può che aiutare la Lazio a risalire ancora la classifica.
La mente è tutto e non avere altri impegni al di fuori del campionato aumenta il tasso di concentrazione e di attenzione ai dettagli che fanno sempre la differenza.
Occhi appagati e testa direzionata al Venezia in un Monday night da vincere prima di un derby che sa tanto di sentenza Capitale…
Articolo a cura di Carlo Cagnetti – Sportpress24.com