Poco più di 24 ore e si saprà chi andrà agli ottavi di finale di Europa League. La rimonta in Casa Lazio contro il Porto è fattibile e il tecnico biancoceleste Maurizio Sarri in conferenza stampa ci crede :
Quanta distanza c’è tra il campionato italiano e quello portoghese?
“Non lo so, non ho una visione così completa del campionato portoghese. So che il Porto è forte, non giochiamo contro il sistema calcistico portoghese. In casa sta facendo dei risultati straordinari, la gara d’andata ci ha detto che la partita è difficilissima, ma non impossibile”.
Nelle scelte farà considerazioni anche in vista del Napoli?
“No, questa è una partita importante, andiamo dritti per la nostra strada. Non mi piace fare calcoli, anche perché poi saltano sempre per aria per colpa di ammonizioni, infortuni e altre cose. Pensiamo a questa e stop”.
Come sta Acerbi?
“È un giocatore fermo da 45 giorni, è guarito dal punto di vista medico, chiaramente non è al massimo dell’efficienza prestazionale. Stiamo facendo un programma specifico, speriamo di portarlo presto in condizione. Al momento non può iniziare la partita, vediamo se domani va in panchina”.
Immobile?
“Ciro non ha fatto un lungo stop, sono stati 6-7 giorni. Vediamo come sta oggi e domani mattina, poi decidiamo”.
Come si gioca una gara di ritorno così?
“Queste sono partite in cui occorre avere grande lucidità mentale, la prima attenzione va sulla fase difensiva, se andiamo all’assalto senza essere lucidi compromettiamo la gara. Serve grande attenzione, poi abbiamo la qualità per risolverla in ogni momento. Non dobbiamo diventare nervosi se non riusciamo a sbloccare il risultato”.
Infortunio Pedro?
“Sembra meno grave di quello che avevamo pensato al momento dello stop, poi non so i tempi di recupero precisi. Se facesse cure cortisoniche starebbe fuori 15 giorni per colpa del ‘doping’. Nel calcio di oggi le regole vietano più di curarsi che non di doparsi. Non lo ritengo giusto. Negli sport non ho mai visto uno dopato col cortisone”.
Che peso le partite di questi 4 giorni?
“Peso importante, ma io do peso a tutti questi mesi, non a questi 4 giorni. Questi possono essere influenzati da diversi fattori. Mi interessa più il percorso fatto finora”.
Della Lazio che sensazione ha avuto dopo l’andata?
“A me ha dato belle sensazioni, per la prima volta nella stagione ha avuto mille difficoltà e le ha affrontate a testa alta. Stiamo diventando duri. La partita di Udine poteva vederci arrendevoli, invece abbiamo reagito. Sono uscito fiducioso da quella gara, ho visto reazioni importanti”.
Cataldi e Radu?
“Sensazioni buone entrambi. Radu giocatore affidabile, l’ultima l’ha fatta da esterno, un ruolo che non faceva da diversi anni. Livello di grande applicazione. Cataldi ha fatto 2 mesi di livello, poi ha avuto una leggera flessione, ora sembra stia tornando a livelli ottimali”.
Come procede inserimento Cabral?
“Arrivato in un momento difficile in cui siamo coinvolti solo nelle partite e non in sedute formative. Non è semplice, mi sembra comunque attento e bello sveglio”.
Quanto pesa assenza Zaccagni? Romero? Finora si è visto poco rispetto a Raul Moro
“Sono due ragazzi che hanno 2 anni di differenza, Romero deve crescere e lo sta facendo bene, è vivace, ha un’intelligenza spiccata, è determinato, apprende, ha futuro. Zaccagni è un’assenza pesante, lo è sempre quando i giocatori sono forti”.
Cosa porta Luis Alberto?
“Ci deve dare qualità, ci sta dando un apporto importante sotto tutti i punti di vista. Fa bene la fase difensiva, pressa, accorcia quando c’è bisogno, se riesce a fare tutto questo e a unirci la qualità può fare la differenza. Per noi è fondamentale”.
Cosa possono dare i tifosi allo stadio?
“Il pubblico ci ha sempre aiutato, a prescindere della quantità dei tifosi allo stadio. Anche quando non erano molti ci hanno sempre aiutato. Un pubblico che ci spinge, domani se saranno in molti ci aiuteranno ancora di più. Ma non avevo molti dubbi su questo”.
Luis Alberto può giocare falso nueve in emergenza?
“Ci ho pensato, ma non abbiamo esterni adatti per giocare con lui. Verrebbe incontro a prendere la palla, noi non abbiamo esterni in grado di attaccare la profondità, ma che vogliono la palla sui piedi. Avremmo poca profondità e saremmo prevedibili”.
Articolo a cura della Redazione di Sportpress24.com