In esclusiva per i lettori di SportPress24, abbiamo intervistato Serxhio Mezi, agente FIFA di origini albanesi e procuratore sportivo di molti calciatori che presenziano il panorama calcistico mondiale. Tra i nomi più comuni dei suoi assistiti vi è quello di Marco Carnesecchi. Il giovane portiere di proprietà dell’Atalanta ma in prestito alla Cremonese, è un vero e proprio astro nascente del calcio italiano, nel suo ruolo. A testimonianza di ciò, vi è la recente convocazione da parte del Ct Roberto Mancini allo stage della nazionale.
Tanti gli argomenti trattati, dalla sua passione per il calcio al prossimo mondiale in Qatar, Serie A e Premier League, passando anche dalla contestata VAR :
Da quanto e com’è nata la passione per il lavoro che svolge tutt’ora?
“La passione è nata 15 anni fa, quando sono stato molto vicino a Zé Maria per proporgli di andare ad allenare in Albania. Gli piacque l’idea e mi disse che al momento di lasciare il mondo del calcio giocato ci avrebbe pensato. Ci risentimmo nel 2015, facevo il procuratore a livelli bassi e gli proposi un trasferimento al Tirana, che di fatto si chiuse con successo. Da lì iniziammo a lavorare insieme, mi aprii un mondo nel calcio albanese riguardante i trasferimenti. Iniziai a lavorare con società, grazie alla conoscenza del territorio, di giocatori attuali ed ex. Quest’opportunità, mi permise di portargli ad allora in squadra, calciatori colombiani, argentini e brasiliani”.
Qual è il consiglio che darebbe ai ragazzi che vogliono intraprendere il suo percorso lavorativo?
“Il consiglio è quello di lavorare tanto per quanto riguarda il proprio talento. Perché se uno ci crede nella vita, in futuro, un giorno, arriverà sempre il momento per diventare un professionista”.
Quanto ha influito l’assenza degli spettatori dagli stadi in questo periodo di pandemia?
“Questa situazione, giustamente, ha cambiato la vita sia delle tifoserie che dei giocatori. Quello che noi procuratori, agenti sportivo vediamo e che ci interessa è il talento. Ero molto preoccupato nel 2019, quando nacque la pandemia, che il livello dei calciatori si abbassasse. Adesso però, dal 2022 vedo un calcio uguale se non addirittura migliorato, perché tutto questo ai giocatori ha dato una forza per crescere”.
Sappiamo che segue tanti calciatori. Cosa pensa, ad esempio, di Marco Carnesecchi?
“E’ il nuovo Buffon, possiamo chiamarlo così. Un talento che secondo me, non è ancora arrivato al suo 100% di potenziale. Deve crescere molto come giocatore, per portarlo poi a livelli più alti possibili. Sono contento della convocazione con l’Italia, Roberto Mancini ha visto le sue qualità e normalmente accade così per i talenti. Dobbiamo, infatti, seguire i loro sacrifici che hanno fatto, sfruttandoli in ogni momento e in ogni partita. Come lui abbiamo anche altri giovani ragazzi che stanno facendo molto bene e che seguo personalmente, come Elhan Kastrati. Un giovane portiere albanese che ha fatto molto nella sua vita, partendo dal basso ed arrivando sino al Cittadella, sua squadra attuale. E’ cresciuto e a testimonianza di ciò, abbiamo le sue innumerevoli prestazioni positive. Proprio per quest’ultimo, abbiamo già due richieste dalla Serie A, da Empoli e Sampdoria ed una da una big della Ligue 1, dall’Olympique Marseille. Rimanendo in casa Empoli, sto cercando di accordarmi con il presidente a portare a giugno o luglio, Rrezart Kokollari. Questo ragazzo classe 2003, fece una prova alla Lazio tra l’altro, quando in panchina vi sedeva Inzaghi. La trattativa non andò a buon fine perché la società dove vi giocava chiedeva troppi soldi”.
Qual è il campionato che le piace e le interessa maggiormente?
“Questa è una domanda molto difficile a dire la verità. In Italia è dal 2003 che ci sono ma anche prima che venissi, seguivo ed amavo il calcio italiano. Mi dispiace però dire, che al momento, il top dei campionati è in Inghilterra con la Premier League. Sono un tifoso del Chelsea, a dire la verità. Il Manchester City è una signora squadra, come la Juventus. Si sono distaccati dagli altri club con i punti in classifica e sicuramente lo vinceranno loro il trofeo, con a capo un grande mister come Pep Guardiola. Una compagine che può lottare fino alla fine anche per arrivare in finale di Champions League”.
Cosa ne pensa del VAR, doveva essere inserito prima?
“Questo è un grande aiuto, se noi ci pensiamo ci furono tantissime polemiche e problematiche quando nacque il VAR. Doveva essere inserito prima, secondo me, perché viene aiutata una realtà come il calcio dando un giudizio equo. Adesso gli arbitri lo stanno usando molto bene, con i giocatori che si sono ormai abituati con questa nuova tecnologia, non andando più a protestare”.
La Nazionale di Calcio Albanese sta dando giocatori in Italia e all’estero. Potrebbe sognare a livello mondiale?
“L’Albania è sempre stata collegata al calcio italiano, prima c’erano Tramezzani e De Biasi, che per noi è un fratello. Ha fatto un bel lavoro, portando la nazionale a livelli alti. Adesso c’è Edy Reja, che anche lui sta facendo bene. Il calcio, sappiamo, che è lavorare oggi per guadagnare domani o dopodomani. Lo stesso ex tecnico della Lazio, ha una buona esperienza. In nazionale fino a qualche tempo fa, erano pochissimi i giocatori conosciuti in Europa, ad ora due mani non basterebbero per contarli. Ad esempio, posso dire che recentemente abbiamo portato in Spagna un grande calciatore, Myrto Uzuni. Il quale, ha firmato un triennale con il Granada, in Liga. Io ed un mio amico l’abbiamo cresciuto. Prima giocava con il Lokomotiv Zagabria, in Croazia e poi in Ungheria con il Ferencvaros. Senza dimenticare Hysaj, Djimsiti, Asslani o Bajrami, che sta esplodendo ad Empoli. Questo per dire che il calcio albanese deve esser guardato, a partire dalle società sino agli agenti per una presenza enorme di talento e guadagno”.
A fine 2022 ci saranno i Mondiali in Qatar. L’Italia ce la farà?
“Sono tifoso dell’Italia, vivo in questo paese da tanti anni e i miei figli sono nati qui. Penso che non abbia alcun problema a qualificarsi al Mondiale e mi sento che faccia anche una bella presenza. Questa competizione è una guerra che tutti vogliono vincere, da compagini come Brasile, Argentina o Germania nonostante abbia fatto una brutta figura ad Euro 2020. Vedo una concorrenza molto ma molto importante. Dove si svolgerà, in Qatar, ci saranno tantissimi guadagni. A proposito di nazionali, sono stati in trattativa con il Kosovo per Walter Zenga. A Novembre lo proposi ed ebbi anche un incontro con il presidente. Seguo Walter all’estero, tutt’ora stiamo lavorando per trovare una nuova società”.
Intervista a cura di Alessio Giordano – Sportpress24.com