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Le pagelle di Sampdoria – Venezia

LE PAGELLE DELLA SAMPDORIA

Emil AUDERO 6 – Preciso e pronto in un’uscita bassa su Tessmann, ha la fortuna di non essere particolarmente impegnato. Nessuna responsabilità sulla magia in extremis di Henry.

Bartosz BERESZYNSKI 6 – .Subisce le avanzate di Ebuehi, ma per il resto prova soddisfacente (dal 61′ Radu DRAGUSIN 5,5 – Lento ed impreciso, da rivedere)

Maya YOSHIDA 6 – Gioca una partita precisa e di sostanza fino a poi però soffrire non poco la presenza di Henry.

Omar COLLEY 6 – Fa quel che può per proteggere la porta di Audero, lodevole.

Tommaso AUGELLO 6,5 – Si rende protagonista già al primo minuto quando da il via all’azione del gol di Gabbiadini. .

Antonio CANDREVA 6,5 – Attivissimo e volenteroso, sia al cross che alla conclusione. Nel finale ha la palla gol del sorpasso, ma trova davanti alla sua strada un grande Caldara che gli nega il gol della vittoria.

Albin EKDAL 6 – Gara di sostanza, generosità e pressing, come sempre. Esce dal campo sfinito (dall’85’ Kristoffer ASKILDSEN s.v.)

Adrien SILVA 5 – Grave l’errore in disimpegno che apre la strada al pareggio del Venezia. E poi, nel pallone, si fa pure ammonire.

Morten THORSBY 5 – In norvegese oggi non è in giornata. Sciupa al primo minuto della ripresa da ottima posizione colpendo debolmente di testa. Pochi minuti dopo si rende protagonista di un altro errore clamoroso da pochi passi. Da rivedere

Manolo GABBIADINI 7 – Sta bene fisicamente e ne guadagna tutta la squadra. Segna un gol bellissimo dopo 38 secondi e cerca pure il bis. La speranza della Sampdoria è che la sua sostituzione forzata non implichi problemi seri in vista della gara con la Roma (dal 61′ Valerio VERRE 6 – Va vicino al gol da fuori e qualcosa combina)

Francesco CAPUTO 6,5 – Non si vede moltissimo durante la partita, ma è preziosissimo nell’assist: Gabbiadini ringrazia segnando, Candreva no (dal 75′ Fabio QUAGLIARELLA s.v.)

All. Roberto D’AVERSA 6 – La Sampdoria c’è, a tratti è brillante, ma ha il demerito di non chiudere la partita quando potrebbe

LE PAGELLE DEL VENEZIA

Sergio ROMERO 6 – Nessuna responsabilità sul gol di Gabbiadini. Tiene in piedi il Venezia con due interventi non semplici su Candreva.

Pasquale MAZZOCCHI 6 – Diligente in fase difensiva nonostante la difficoltà di marcare il fisico Thorsby. Nella ripresa si sgancia con discreta costanza.

Mattia CALDARA 6,5 – Nel recupero è fondamentale nell’evitare il ko sul missile di Candreva. Solo con quell’intervento merita la pienissima sufficienza

Pietro CECCARONI 6 – Solido dopo un avvio da incubo. Prende coraggio con il passare dei minuti.

Tyronne EBUEHI 6,5 – Nonostante le difficoltà di giocare sulla fascia “sbagliata”, è uno dei migliori: difficile tenerlo a bada quando attacca palla al piede, anche nel finale.

Tanner TESSMANN 6 – Si scambia di posizione con Busio e offre sostanza e inserimenti. In un paio di occasioni rischia di far male ad Audero (dal 58′ Thomas HENRY 7 – Entra e cambia totalmente i ritmi del Venezia. A pochi minuti dalla fine una sua prodezza evita la sconfitta ai veneti.

Ethan AMPADU 5,5 – Meglio in interdizione che in costruzione. In generale, soffre un po’. Esce all’inizio della ripresa (dal 58′ Antonio VACCA 6 – Entra bene in partita, recuperando il pallone che porta all’1-1)

Gianluca BUSIO 5,5 – Un po’ opaco. Non entra molto nel vivo del gioco (dal 69′ Domen CRNIGOJ 6 – Fa il suo in un finale di fuoco)

Mattia ARAMU 5,5 – Un paio di cross interessanti, un gol fallito da ottima posizione. Può e sa fare di più (dal 78′ Francesco FORTE s.v.)

Sofian KIYINE 7 – Il migliore in campo per il Venezia. Prende confidenza con la partita e diventa l’uomo guida del Venezia, tra assist preziosi e una punizione di poco larga.

Dennis JOHNSEN 5,5 – Vivace, ma terribilmente fumoso. Da centravanti non funziona, perché gli mancano concretezza e senso della porta. Leggermente meglio nella ripresa (dal 69′ Arnor SIGURDSSON 5,5 – Si mangia un paio di volte il gol della possibile vittoria)

All. Paolo ZANETTI 6,5 – Il suo Venezia crea meno della Sampdoria, ma ha il merito di crederci sempre. E alla fine conquista un pareggio meritato.

 

 

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