Maurizio Sarri : “Squadra spenta, dobbiamo riflettere”

Maurizio Sarri commenta cosi la sconfitta contro il Bologna al Dall’Ara 3-0 :

“Siamo arrivati scarichi sotto tutti i punti di vista. Il Bologna era una squadra viva, cattiva in campo, noi eravamo scarichi fisicamente e dal punto di vista mentale. E’ una gara da prendere in considerazione per capire i motivi che hanno portato alla sconfitta ma anche da dimenticare velocemente. Quando sei stanco è stanco tutto l’ambiente, è stanco lo staff, i fisioterapisti, questa stanchezza la attacchi anche a chi ha giocato meno. E’ anche un discorso di mentalità, di rimanere costantemente sul pezzo, la Lazio negli anni è sempre stata una squadra alterna, è qualcosa su cui dobbiamo lavorare. La gara di oggi non si può neanche prendere in considerazione più di tanto”.

SU MILINKOVIC E LUIS ALBERTO : “Devono diventare centrocampisti totali, sono poco portati alla fase difensiva e al sacrifico nelle fasi di rientro, molto portati a giocare palla al piede. Le qualità per farlo ce l’hanno ma dipende molto da loro due”.

C’è QUALCHE PROBLEMA NELLA ROSA? : “Qualche criticità c’è per forza ma è giusto parlarne all’interno dello spogliatoio. Siamo l’unica squadra ad aver giocato dopo 61 ore, ho detto ai giocatori che dobbiamo fare una lotta contro la Lega ma questo non deve essere un alibi. Potevo capire che se si fa una partita tosta, ci sta anche la sconfitta se alla fine termini la benzina ma noi eravamo così dall’inizio. La squadra oggi gli spazi se li è chiusi da sola, i giocatori volevano tutti la palla addosso, con la palla sempre sui piedi e mai in movimento”.

COSA E’ SUCCESSO AD ACERBI? :“Un quarto d’ora prima in panchina dicevo questa era la classica partita da espulsione e poi è arrivata, questo accade quando giochi con la testa fra le nuvole. Purtroppo rientrava nel copione della partita”.

Le dichiarazione a DAZN :  “Siamo arrivati completamente scarichi non solo fisicamente ma anche mentalmente. Ho visto una squadra che lottava e veniva sempre sulle seconde palle contro una squadra passiva, sia in fase offensiva che difensiva. Dobbiamo fare un esame di coscienza ma non prendere la partita di oggi come qualcosa di tangibile perché non è giudicabile. Siamo stati l’unica squadra d’Europa a giocare dopo 60 ore. Chiaro che ha influito, non solo fisicamente ma anche mentalmente e su quello dobbiamo lavorare noi. Facciamo la guerra perché non succeda più ma non deve diventare un alibi. Parlando con i giocatori uno di loro ha preso la parola e mi ha detto “sono qui da 6 anni e facciamo sempre così, abbiamo un periodo positivo e poi cadiamo in questo tipo di partite”. Non so se il problema è mentale o ambientale ma bisogna lavorarci. La gioia di una partita deve durare 7-8 ore poi si deve pensare a quella successiva. Siamo una squadre che si accontenta delle vittorie probabilmente. Oggi ho visto un pubblico stupendo con la squadra morta sotto di tre gol. Non ha neanche fischiato la squadra a fine partita, a livello di pubblico non possiamo dire niente. Abbiamo sviluppato tutto per vie esterne nella partita di Europa League, oggi 11 giocatori volevano la palla addosso e scardinare la difesa così la vedo difficile. È stato un discorso di interpretazione, una squadra pigra e spenta”.

IN SALA STAMPA : 

L’abbiamo vista discutere spesso col quarto uomo durante le gara e poi portare via Reina a fine gara. Cosa non vi ha convinto nell’arbitraggio e nella gestione della gara?

“Lasciamo perdere perché si va in particolari che c’entrano poco con la partita. La partita l’abbiamo persa da soli, ho visto entrare una squadra senza energie nervose. Abbiamo fatto una partita passiva, era inevitabile la sconfitta. Poi non mi piacciono alcuni atteggimenti degli arbitri, ma ha poco a che fare con la partita”.

Assenza di Immobile?

“Secondo me non c’era soluzione neanche con Ciro. La squadra era spenta, senza energie nervosi, mentali e fisiche. La squadra è arrivata a questa partita completamente spenta e va fatta una riflessione. Sotto il profilo tecnico non va considerata la partita per il presupposto”.

Con Muriqi titolare non sarebbe stata più opportuna una variazione di gioco per cercare più profondità sulle fasce e arrivare più spesso al cross? Quanto è stata valutata l’ipotesi di Pedro punta centrale?

“Una squadra che gioca palla addosso non riesce a trovare cross dal fondo. Tutto è collegato alla partita passiva fatta. Oggi con l’energia che abbiamo messo nella partita, la parte tattica lasciamola perdere perché non ha nessun significato”.

Articolo a cura di Stefano Ghezzi – Sportpress24.com

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