Deplorevole comportamento del Presidente del Torino Urbano Cairo subito dopo la sfida contro la Lazio. Insulti alla dirigenza biancoceleste, offese e minacce a Ciro Immobile
Il Torino si salva agguantando un pareggio che significa Serie A. Questo è quello accaduto ieri sera allo Stadio Olimpico contro la Lazio che non aveva nulla a cui aggrapparsi se non ‘l’aiuto’ al fratello di Simone Inzaghi per il suo Benevento.
Il Torino resta in A, ma non può cancellare quello fatto in questo campionato. Una squadra miracolata che, a conti fatti, la Serie B poteva solo fargli bene per quello visto in campo. Una squadra figlia di una dirigenza altezzosa e presuntuosa.
Quello visto nel corso del Campionato da parte di Urbano Cairo, fa male a tutto il calcio. Mesi di polemiche e fiumi di inchiostro grazie ai suoi giornali, verso chi è riuscito nell’intento di creare un qualcosa di importante senza calpestare la dignità di altri colleghi.
L’attacco fatto da Cairo nei confronti di Lotito è palese. Il presidente Granata si è servito dei suoi mezzi di informazione per sferrare una serie di ‘ganci destri’ al patron biancoceleste, reo, a suo avviso di aver commesso dolo sportivo. Qui non si tratta di critica, ma bensì di altro.
Incitare la Giustizia sportiva a fare il suo corso provando cose senza senso, non ha portato onore allo stesso Cairo. La gloriosa società del Torino non si è mai esposta in questa maniera nei confronti di altre società parallele. Anzi, i tifosi si sono sempre distinti per la simpatia e la correttezza ; ma Cairo no. Cairo ha esagerato!
Lo ha dimostrato anche ieri sera dopo il match contro la Lazio. Invece di godersi il momento e di festeggiare con i suoi ragazzi, al triplice fischio dell’arbitro Fabbri, lo stesso Cairo si è scagliato verso la dirigenza laziale con offese e ingiurie, tanto da essere stato sollevato di forza dagli addetti della sicurezza.
Come se non bastasse, entrato negli spogliatoi ha cominciato ad offendere Ciro Immobile, l’ex suo ‘figlioccio’ ai tempi del Torino con parole pesanti, tanto da far esplodere sui sociale la rabbia e lo sgomento dello stesso attaccante biancoceleste :
“Tutti sanno chi è Ciro Immobile. Dentro il campo, e soprattutto fuori. Posso accettare le critiche al calciatore, non gravi offese diffamatorie all’uomo che sono. Soprattutto se quest’ultime arrivano da dirigenti del mondo del calcio. Al termine della partita di questa sera il Presidente del Torino Urbano Cairo mi ha raggiunto all’ingresso dello spogliatoio della Lazio iniziando ad offendermi, a scagliarsi verbalmente nei miei confronti rivolgendomi gravi accuse infamatorie, accusandomi di aver giocato la partita con “il sangue agli occhi”, e altre cose riguardanti anche la gara d’andata di questo campionato disputata contro il Torino, arrivando perfino a dirmi che ho giocato quella gara positivo al COVID.Non smetterò mai di ringraziare il Presidente Cairo per avermi dato la possibilità di consacrarmi nel Torino come calciatore, ma non posso sorvolare su un episodio che oltrepassa la dimensione calcistica. Tutti sanno chi è Ciro Immobile; un calciatore, sì, ma soprattutto un uomo rispettoso delle regole e dei principi della lealtà. Non posso tollerare ingiurie ed infamie che diffamino, senza alcun valido motivo, la mia persona.”
Atteggiamento quello di Urbano Cairo molto discutibile, soprattutto per uno che tiene alle cose fatte bene, come lui stesso asserì sul caso ‘Tamponi‘ riguardante la Lazio. Una persona cosi ben in vista, non può comportarsi e cadere in questi errori da ragazzino di seconda elementare (con tutto il rispetto per il ragazzino).
Il suo astio nei confronti di Claudio Lotito deve essere fermato. Gli insulti lanciati ieri sera non possono avere un continuo, se non quello della giustizia sportiva e penale che devono intervenire prima che la cosa degeneri. Si anche quella penale, viste le offese e minacce fatte sempre ieri sera dopo i vari accaduti, alla moglie di Ciro Immobile, Jessica che si è vista recapitare offese fuori dal mondo come ‘muori te e tuo marito’ .
Non è possibile che nel 2021 ancora ci siano tali comportamenti da denuncia. Ma tutto questo è figlio a monte di come Urbano Cairo si è posto andando oltre il suo pubblico odio nei confronti di Lotito.
Adesso il Torino festeggia, ma non si possono cancellare tali comportamenti.
Una società così importante non può permettersi una pubblicità così degrinatoria, condotta e portata avanti dal proprio presidente. Il Torino non lo Merita.
La Lazio interverrà per tutelare i suoi tesserati e non solo. La Giustizia interverrà, a tutela del pubblico in maniera tale che tali cose non si ripetino mai più.
Chissà se questa volta anche la carta stampata di Cairo sarà cosi ligia nel denunciare un comportamento da ‘Bullo’ del suo stesso presidente.
Articolo a cura di Stefano Ghezzi