EUROPEI : L’Italia ‘raggira’ le richieste della UEFA. Italia-Turchia con Passaporto Vaccinale

La Nazionale non è soltanto ‘la partita’. C’è un nodo importante da sistemare per quanto riguarda i prossimi Europei.

La Federcalcio vuole salvare le partite degli Europei in programma a Roma e per farlo dovrà garantire la presenza del pubblico sugli spalti dell’Olimpico a giugno.

Il numero uno della UEFA Alekander Ceferin ha dettato già le condizioni per i prossimi Europei : “Nessuna gara si giocherà a porte chiuse, vorremmo confermare le sedi originarie, ma se ciò non sarà possibile potrebbe esserci qualche cambio”.

Ecco che come Roma, Amsterdam, Baku, Bilbao, Bucarest, Budapest, Copenaghen, Dublino, Glasgow, Londra, Monaco e San Pietroburgo dovranno rispondere alla richiesta ufficiale dell’Uefa assecondando tutte le condizioni richieste e offrendo la loro soluzione già il 5 aprile, quando i segretari generali delle federazioni interessate (per la Figc Marco Brunelli) si incontreranno in videoconferenza con Nyon.

Due giorni dopo, la Uefa in una riunione supersegreta, analizzerà le soluzioni proposte e arriverà la decisione finale. Una decisione che sarà ratificata nel congresso del 19 e 20 aprile a Montreaux durante il quale lo stesso Gravina proverà a entrare nell’esecutivo.

L’Uefa chiede all’Italia almeno il 25 per cento della capienza dell’Olimpico (circa 20.000 spettatori), la Figc si augura di arrivare almeno al 30%. La situazione però è molto strana visto che in Italia si continua a giocare a porte chiuse e il ritorno dei tifosi negli stadi sembra lontano mentre in altri paesi d’Europa il pubblico inizia a tornare sugli spalti (e l’Inghilterra, dove il piano vaccinale procede in maniera spedita, ha già programmato il rientro dei tifosi per il 17 maggio).

Tanto lavoro per il Presidente Gravina da poco rinominato, il quale è sempre in continuo contatto con il ministro della Salute Speranza e il Comitato tecnico scientifico: da quest’ultimo dovrà arrivare a giorni la soluzione da presentare all’Uefa, ovvero la riapertura dello stadio e con quali modalità. Che sia quella dei passaporti vaccinali o dei tamponi rapidi si vedrà, l’importante è che, come dice il sottosegretario alla Salute, il dott. Costa “sia un processo condiviso”.

Di sicuro, sarà una soluzione che dovrà essere una proiezione della situazione nel nostro paese a giugno, quando l’Olimpico accenderà le luci per i tre impegni dell’Italia di Mancini nel girone di qualificazione, prima partita contro la Turchia.

Intanto, la macchina organizzativa fa trapelare ottimismo in vista degli Europei e la FIGC sta facendo del tutto per non farsi trovare impreparata. Il 19 maggio la finale di Coppa Italia Juventus-Atalanta, l’Uefa ha concesso di poter giocare all’Olimpico e potrebbe fungere da test per il pubblico. Però è vietato dormire sugli allori, come dichiara lo stesso Gravina nell’ultimo consiglio della FIGC : “Ma bisogna accelerare il processo vaccinale per avere maggiori garanzie di incolumità sotto il profilo del contagio”.

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